«Altro che caos, abbiamo asili modello»

«Altro che caos, abbiamo asili modello»
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SERVIZI EDUCATIVI
VENEZIA «Ma quale peggioramento della qualità del servizio. I 28 nidi gestiti dal Comune, una realtà unica in Veneto, hanno riscosso da un campione di circa 600 genitori il punteggio complessivo di 8.7/10 in termini di soddisfazione. E c'è chi ha avuto addirittura 10».

L'assessore ai Servizi educativi Paolo Romor è saltato dalla sedia quando ha letto i resoconti della commissione di mercoledì, con i consiglieri di opposizione che hanno abbandonato l'aula dicendo di non aver ricevuto risposte. Oggi Romor intende chiarire ogni dubbio.
«Intanto - spiega Romor - in commissione si è parlato di caos dei nidi facendo riferimento ad un caso del 2016, in cui gli uffici hanno certificato il rispetto comunque del rapporto numerico bambini/insegnanti. Anzi, in luglio l'Ulss, l'ente cui spetta l'accreditamento dei nidi, ha certificato che tutte le scuole comunali hanno garantito il corretto rapporto numerico tra personale e bambini in ogni nido e scuola materna comunale. Questo non lo chiamerei caos e neppure il fatto che abbiamo avuto 60 iscrizioni in più dopo anni di calo».
BILANCIO
La questione più spesso dibattuta riguarda i risparmi che la giunta Brugnaro starebbe facendo sui servizi educativi.
«Si dice così perché nel 2016 c'era il problema del patto di stabilità e non potevamo assumere supplenti - spiega Romor - per cui un certo numero di insegnanti doveva girare. Ma, ripeto, sempre garantendo il rapporto numerico su base giornaliera. Abbiamo però assunto 53 educatrici fisse, non mi pare lo abbiano fatto prima. Anche nei momenti peggiori gli spostamenti non hanno toccato le 30 unità su 380, ma oggi siamo su una media di 5-6 spostamenti giornalieri. Ci sono insegnanti in soprannumero e questo è l'unico modo di sopperire alle assenze improvvise come la malattia. La questione ferie è stata affrontata cambiando il regolamento. Prima le educatrici potevano prendere ferie anche durante l'anno scolastico, ora possono farlo solo nei mesi di chiusura come da normativa nazionale. Ribadisco: nei nidi una maestra ogni 6 bambini e nelle materne 2 maestre per sezione. Abbiamo investito molti soldi anche nell'allestimento delle scuole. Da anni non si cambiavano gli arredi nei nidi e nelle scuole dell'infanzia e anche nelle elementari e medie statali. Lo abbiamo fatto noi, i cattivi».
MANUTENZIONI
Su questo tema a parlare è Francesca Zaccariotto.

«Ma lo sapete che quando siamo arrivati noi tutte le scuole non avevano neanche i serramenti a norma e che erano tutte prive del certificato prevenzione incendi? Bene - dice - adesso tutte le scuole hanno il vetro camera, le porte antipanico e il certificato. In un anno ne abbiamo messe a norma 70 più i 28 nidi. Chi non ha ottemperato a questi obblighi del 2011 sono quelli che oggi lanciano critiche. Ma sono lavori che non si vedono e non portano voti. Li abbiamo fatti. Ci sono 160 scuole - conclude - che da anni hanno bisogno di manutenzione. La stiamo facendo e abbiamo stanziato due milioni per lavori straordinari: quando siamo arrivati c'erano solo 200mila euro».
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino