Altri 80 arrivi dalla Slovenia. Fedriga: «Trieste come Lampedusa»

Altri 80 arrivi dalla Slovenia. Fedriga: «Trieste come Lampedusa»
Non solo i viaggi della morte nel Mediterraneo, come quello concluso con un naufragio a poche miglia da Lampedusa e almeno una trentina di vittime. La rotta dei Balcani resta...

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Non solo i viaggi della morte nel Mediterraneo, come quello concluso con un naufragio a poche miglia da Lampedusa e almeno una trentina di vittime. La rotta dei Balcani resta sempre calda e comunque più sicura. Anche ieri decine di migranti hanno varcato il confine con la Slovenia entrando in Italia irregolarmente. Secondo un primo bilancio, sarebbero circa 80 le persone segnalate sul Carso triestino, tra Fernetti e Basovizza. In particolare, al valico di Fernetti la Polizia di frontiera ha identificato 25 migranti, tutti cittadini afghani e pachistani. Altre decine hanno scelto invece Basovizza. «La situazione sui confini italo-sloveni in Friuli Venezia Giulia si sta facendo sempre più preoccupante. Se il governo non interviene immediatamente e con decisione, riprendendo quell'efficace attività di controllo e prevenzione precedentemente sperimentata con successo, molto probabilmente in poco tempo supereremo i già pesantissimi numeri di due anni fa, quando dalla frontiera con la Slovenia entravano quotidianamente in regione decine e decine di clandestini». È il nuovo appello che il governatore Massimiliano Fedriga rivolge all'esecutivo affinché assuma provvedimenti immediati. «Servono ulteriori uomini e mezzi - ribadisce Fedriga in una nota - ed è necessario dotare quanto prima le forze dell'ordine della tecnologia esistente per scovare le presenze di esseri umani in territori impervi anche di notte». Il governo, conclude, «deve agire subito affinché Trieste non diventi la Lampedusa del Nord Italia, una sorta di spugna colabrodo che tanto assorbe e nulla respinge».

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Il Gazzettino