Alla riapertura delle fabbriche quattro casi da affrontare subito

Alla riapertura delle fabbriche quattro casi da affrontare subito
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I PROBLEMI APERTI
PORDENONE L'ultima notizia è quella, positiva, che riguarda l'intesa sul passaggio di parte dei lavoratori di Trischitta srl alla newco Anna Fruit. Ma diverse sono le crisi aziendali aperte nel primo scorcio d'estate e sulle quali si è continuato a lavorare anche in questi mesi. La prima è quella dell'autofallimento dell'azienda metalmeccanica Safop: la settimana scorsa è arrivato il via libera alla cassa integrazione straordinaria per un anno a partire dall'11 luglio per i 76 ex lavoratori dell'azienda metalmeccanica insediata in Comina dichiarata fallita, con la ratifica del piano concordato in Regione e al quale dovrà seguire l'apposito decreto. Per l'11 settembre è poi fissata l'asta: una prima offerta è stata presentata da un'azienda friulana, ma vi è anche l'interessamento da parte di un gruppo indiano, la Hyt engeneering, che opera nello stesso settore dell'azienda pordenonese. Oltre settanta anche gli addetti coinvolti nell'autofallimento di Trischitta srl: due giorni fa è stata raggiunta l'intesa per il passaggio dei 43 dipendenti dei punti vendita ancora aperti alla Anna Fruit. L'accordo apre ora la strada alla firma delle liberatorie individuali da parte dei lavoratori (oggi è prevista l'assemblea) e dunque alla stipula dell'atto notarile, prevista per il 26 agosto, e al passaggio dall'esercizio provvisorio alla nuova gestione. Sempre nella settimana compresa fra il 26 e il 31 agosto alla Savio macchine tessili scatterà il ricorso alla cassa integrazione. A questi si aggiungono poi la Karcher di Montereale (chiusura con trasferimento, 35 addetti diretti licenziati, più 80 interinali che gravitano attorno all'azienda), Calcorpress (il concordato si è chiuso positivamente con la riassunzione dei 50 addetti) e Polese (in concordato, 46 dipendenti e ne potrebbero rimanere poco più di 20).

L.Z.
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Il Gazzettino