All'assemblea di Civibank due cordate cercano spazio

All'assemblea di Civibank due cordate cercano spazio
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ECONOMIA
UDINE Avrebbe dovuto tenersi per la prima volta a Udine, anziché a Cividale, e invece sarà via web. Avrebbe dovuto svolgersi a fine aprile come ogni anno, invece l'appuntamento è per il 16 giugno, con una procedura di voto e di quesiti da sottoporre ai vertici dell'istituto che è già cominciata da tre giorni, via posta certificata o presso le sedi dell'istituto. Avrebbe dovuto essere straordinaria, invece sarà ordinaria, con l'aumento di capitale rinviato quindi al prossimo anno.

L'assemblea annuale dei soci della Banca popolare di Cividale, con presidente Michela Del Piero, subisce dunque importanti mutamenti nella forma e nella sostanza a seguito delle condizioni che generate dalla pandemia da Covid-19.
ALL'ORDINE DEL GIORNO
Nella seduta online prevista il 16 giugno presso lo studio del notaio Filipp Zabban a Milano, si procederà dunque all'approvazione del bilancio già licenziato dal Consiglio di amministrazione nella prima decade di febbraio. L'appuntamento manterrà comunque un suo particolare interesse, perché 3 dei 9 componenti il Consiglio di amministrazione sono in scadenza e le due associazioni dei soci della Banca, che da anni spingono per un diverso modello aziendale, hanno già da tempo raccolto tutte le firme necessarie per poter presentare all'assemblea propri candidati, nell'intento di occupare tutti i tre posti che si liberano.
È a fine mandato uno dei due vice presidenti, l'avvocato Guglielmo Pelizzo, nipote di Lorenzo Pelizzo presidente dell'istituto per quarant'anni, dal 1970 al 2014, anno da cui è presente ai vertici Pelizzo junior. In scadenza anche il già presidente della Regione e imprenditore Riccardo Illy e il direttore della Net, Massimo Fuccaro. Tutti e tre si ricandidano, su invito del Cda.
DELEGHE CONTRO
Ma i sodalizi «Per il buon governo in Civibank» e «Azionisti Banca popolare di Cividale», guidati rispettivamente dai presidenti Renzo Marinig e Pietro Comelli, mirano a sbarrare la strada, con i candidati Michele Picco, Teresa Dennetta, entrambi avvocati, e Silvano Chiappo, già vice direttore generale di Civibank. Le due associazioni rappresentano l'1,5% dei soci.
Il loro obiettivo è trasformare l'istituto in una società per azioni al fine di sbloccare la sorte delle azioni emesse dalla Popolare, oggi difficilmente vendibili e, soprattutto, ridotte a un valore attorno ai 6,5 euro rispetto agli anni d'oro in cui erano arrivate a toccare i 22 euro. Secondo le informazioni disponibili sul sito di Multilaterla Italian Market-Mtf, il mercato secondario di scambio dove sono state collocate le azioni, il limite di inserimento ordine è compreso tra i 6,2 e i 7,85 euro e il prezzo medio degli ultimi cinque mesi è stato di 6,33 euro. Per l'elezione dei loro candidati, le due associazioni hanno fatto i conti che servirebbero tra i mille e i mille e trecento voti.
NIENTE GRANDI PASSI
Licenziando il bilancio 2019, la presidente Del Piero, aveva concluso le sue osservazioni annunciando che «abbiamo in cantiere, come noto, anche delle operazioni straordinarie e di queste parleremo con i nostri soci nel corso della prossima assemblea». L'appuntamento per lo straordinario, però, sembra dover essere rimandato.

Antonella Lanfrit
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Il Gazzettino