Alcol e violenza, allontanato un profugo

Alcol e violenza, allontanato un profugo
IL CASOPORDENONE Quando beve diventa pericoloso. L'altra notte in piazza Risorgimento ha cominciato a urlare, litigare, a rovesciare sedie e tavolini. Era incontenibile, per...

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IL CASO
PORDENONE Quando beve diventa pericoloso. L'altra notte in piazza Risorgimento ha cominciato a urlare, litigare, a rovesciare sedie e tavolini. Era incontenibile, per bloccarlo ci sono volute due pattuglie della Squadra Volante. M.A., 27 anni, è un richiedente asilo del Gambia che i poliziotti conoscono molto bene. In quattro occasioni ha fatto resistenza ed è stato denunciato. Ma la sorpresa è arrivata quando si è scoperto che era alla ventiquattresima denuncia per ubriachezza molesta. Da oltre un anno con il suo comportamento spaventa baristi, avventori, ma anche i profughi con cui condivide l'alloggio. Aggressivo nei bar dove va a bere, ma anche nei parchi pubblici. In un'occasione ha spaccato una vetrata con i pugni e le schegge hanno ferito il titolare del locale. Immediata la reazione della Questura: per ragioni di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica l'immigrato giovedì è stato portato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Brindisi.

Dall'inizio del mese di maggio è l'ottavo provvedimento di trattenimento al Cpr firmato dal questore Marco Odorisio. Un numero considerevole, lo scorso anno gli accompagnamenti alla frontiera o al Cie erano stati 12 e l'anno precedente 10. «Il territorio parla - aveva detto il questore al momento del suo insediamento - e noi raccogliamo i segnali per dare una risposta ai cittadini». E sul fronte dell'immigrazione negli ultimi mesi i segnali sono stati molti, tanto che il personale dell'Ufficio immigrazione ha accompagnato quattro immigrati a Bari, tre a Brindisi e uno a Torino. In prevalenza si tratta di extracomunitari che avevano ignorato i decreti di espulsione, come l'algerino A.K.A., il ghanese S.A. (che aveva precedenti per concorso in violenza sessuale, furti e tentata violenza sessuale su minore), l'indiano G.S. che era stato condannato per rapina, lesioni personali, rissa e aveva un provvedimento di avviso orale. E ancora un brasiliano che aveva precedenti per resistenza, oltraggio e lesioni personale aggravate. A questi si aggiungono due immigrati la cui posizione verrà valutata dalla Commissione rifugiati e si potrà concludere con la concessione dello status di rifugiato o con l'espulsione. «Nei casi in cui ci sono i presupposti - spiega il Questore - possiamo applicare gli strumenti normativi che abbiamo a disposizione». Come nei casi che sono stati trattati nell'ultimo mese e mezzo.
C.A.
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Il Gazzettino