Albatros, a Spilimbergo pronti i cataloghi del rilancio

Albatros, a Spilimbergo pronti i cataloghi del rilancio
L'ALTRO MARCHIOPORDENONE Nel territorio pordenonese potrebbe tornare a svilupparsi quel distretto dell'idromassaggio che è stato - fino a prima della grande crisi del 2008 che si...

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L'ALTRO MARCHIO
PORDENONE Nel territorio pordenonese potrebbe tornare a svilupparsi quel distretto dell'idromassaggio che è stato - fino a prima della grande crisi del 2008 che si è portata via oltre alla multinazionale Ideal Standard anche alcune piccole realtà del settore - uno dei comparti di eccellenze e di competenze del manifatturiero pordenonese. L'acquisizione annunciata ieri da parte di un fondo internazionale gidato dal finanziere milanese Andrea Bonomi e il rilancio in corso del marchio Albatros a Spilimbergo sono due segnali chiari in quella direzione. E proprio a Spilimbergo si continua a lavorare per rilanciare la produzione dell'intera filiera dei prodotti del wellness da parte del pool di imprenditori laziali (GranTour e RainBox) guidato da Gerardo Iamunno che nel settembre scorso ha annunciato il progetto: in tre anni sette milioni di fatturato e trenta addetti. Il gruppo sta lavorando anche con l'Università di Udine per cercare di valorizzare un rapporto sul fronte della ricerca e sviluppo.

NUOVO CATALOGO

Il nuovo catalogo con tutti i futuri prodotti che saranno realizzati nel sito spilimberghese è di fatto pronto. Sarà presentato a Roma il 29 gennaio alla rete degli agenti e dei rivenditori italiani. Mentre a metà febbraio toccherà agli agenti che si occuperanno dei mercati esteri. Si tratta, in particolare, di undici tipologie di mini-piscine. Saranno le uniche prodotte interamente in Italia. Inoltre ci sarà la gamma delle saune e dei bagni turchi: vere e proprie spa domestiche e per piccole comunità per il mercato contract. Inoltre si punterà sulla produzione di vasche free standing e dei box doccia multifunzione. Parallelamente alla creazione del catalogo e alla costituzione della rete di agenti nazionale e internazionale sta proseguendo l'installazione delle linee produttive. «Le prossime settimane - spiega Gerardo Iamunno - saranno cruciali. La notizia dell'acquisizione della Jacuzzi da parte di mani italiane conferma che oltre un anno fa avevamo visto giusto: siamo in presenza di un mercato in effervescenza e in crescita. In altri comparti, come l'agroalimentare, marchi italiani vengono persi». Tornando a Jacuzzi: «Si tratta ovviamente di nostri competitors, ma ci fa piacere che un importante fondo punti sul settore che mostra prospettive di crescita. Il territorio del Friuli occidentale ha tutte le caratteristiche per poter fare ricrescere anche un indotto specializzato nel wellness».
d.l.
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Il Gazzettino