Agricoltura di montagna: candidati a confronto

Agricoltura di montagna: candidati a confronto
L'INCONTRO BELLUNO Agricoltori e allevatori a confronto con la...

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L'INCONTRO

BELLUNO Agricoltori e allevatori a confronto con la politica. Incontro in Coldiretti, questa mattina, tra i soci dell'associazione di categoria e i candidati alle Europee. Il vis a vis è il primo di una serie organizzata per presentare ai politici le questioni della montagna bellunese e della sua agricoltura. Questa mattina sono attesi in sede Ilenia Rento, candidata per Lega Nord, Cristian Bolzonella di Fratelli d'Italia e l'europarlamentare del Pd Paolo De Castro. Ai tre verrà sottoposto il documento programmatico già presentato all'Agrimont. «La politica europea deve iniziare a discutere subito del Piano di sviluppo rurale perchè a questa programmazione è legata la sopravvivenza di molte aziende spiega Michele Nenz, vice direttore di Coldiretti Belluno -. Bisogna definire risorse e modalità della loro distribuzione, bisogna capire se sia importante il concetto di qualità o di quantità». Domani, poi, sarà il turno di Herbert Dorfmann e quindi del Movimento 5 Stelle. Con tutti si parlerà della prossima programmazione, di aree marginali, di contributi e di vincoli ambientali. Gli agricoltori, sono invitati e non solo i soci dell'associazione di categoria, potranno presentare le loro proposte e spiegare una volta di più quali sono le difficoltà vissute da chi cerca di resistere nelle terre alte. «La nostra provincia è piena di aree classificate come Natura 2000 prosegue Nenz -, dove vigono molti vincoli ambientali. Esistono piani di gestione per questi spazi, ma sarebbe importante studiare misure specifiche per aiutare l'agricoltura di montagna». Si affronterà, è inevitabile, anche il tema dei grandi carnivori e del lupo in particolare. Nenz auspica la messa a punto di un quadro di riferimento comune, perchè le azioni e le decisioni non siano affidate ai singoli Paesi. «Il lupo non guarda i confini, è il più europeista di tutti scherza il vice direttore -, per questo la sua gestione deve essere comune e uguale tra i vari Stati».

A.Tre.
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Il Gazzettino