Agricoltura, danni a ortaggi e cereali «Potrebbero aumentare i prezzi»

Agricoltura, danni a ortaggi e cereali «Potrebbero aumentare i prezzi»
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PORDENONE - (lz) Per valutare eventuali danni bisognerà aspettare il momento della raccolta, ma certamente le bizzarrie del meteo di questi mesi mettono a rischio anche le coltivazioni. E le conseguenze si potrebbero vedere al mercato, con un rialzo dei prezzi. «Se ci sono stati danni lo si potrà dire solamente al momento della raccolta, ma sicuramente - spiega il presidente di Coldiretti Cesare Bertoia - questa è una stagione strana, a causa della pioggia, dell'umidità e della mancanza di sole che creano problemi alle coltivazioni». L'attenzione è puntata sulle coltivazioni frutticole e sulle viti, ma anche sui cereali: «Di certo - continua Bertoia - le continue piogge hanno fatto sì che non ci sia stato bisogno di irrigare, ma com'è andata l'annata e quali saranno i prezzi lo si potrà dire solo con la raccolta». I disagi riguardano anche le coltivazioni orticole, nelle quali «le continue piogge hanno reso difficili le operazioni di semina e trapianto».

La speranza è che agosto possa raddrizzare la situazione: «Siamo fiduciosi che il tempo cambi e che un pò d'estate arrivi, anche tardi, perché il sole e la luce sono fondamentali per garantire la qualità dei prodotti».

A proposito di prezzi, per ora il trend non sembra risentire delle condizioni climatiche avverse. La frutta di stagione ha registrato nella terza settimana di luglio, secondo i dati della rete di rilevazione Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), una generale tendenza al ribasso rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con il record delle albicocche e delle susine che sfiorano il 40 per cento in meno seguite da nettarine (-33,9), pere (-34,2), pesche (-32,1), meloni, angurie (-8,2) e, con il 7,1 per cento in meno, dall'uva da tavola. In aumento solo il prezzo delle ciliegie (+25,8 per cento). Quanto agli ortaggi, è in forte calo il prezzo di cipolla (-63,2 per cento), patate (-65,6) e patate novelle (-41,8), mentre aumentano soprattutto cavolfiore (+150 per cento), lattuga (28,5 per cento) e zucchine (21,4).
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Il Gazzettino