Non ha imposto contratti d'affitto a condizioni particolarmente onerose e non ha tratto particolari vantaggi dall'aver concesso in locazione alloggi a stranieri sprovvisti di...
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Nel corso del giudizio d'appello è emerso che Aldo De Checchi affittava gli immobili di sua proprietà a canoni di mercato, cioè a cifre oscillanti tra i 650 e i 900 euro al mese, comprensivi delle spese condominiali. La presenza in uno degli alloggi di una coppia romena estranea al contratto di locazione sarebbe da ricondurre - secondo la difesa - al rapporto di amicizia che intercorre tra la stessa coppia e l'affittuario dell'appartamento di via Col Di Rosso. «La situazione riscontrata in quell'immobile - scrive la Corte d'Appello - appare del tutto simile a quella di altri appartamenti (via Durer, via Amati, via Vivarini, via Selvatico, via Romano) per i quali o non si è raggiunta la prova della sussistenza dei delitti ascritti all'imputato, ovvero vi è la prova contraria, cioè che al momento del controllo l'immobile risultava regolarmente locato, nel pieno rispetto delle norme di legge».
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Il Gazzettino