Affitti regolari, assolto l'ex autista

Affitti regolari, assolto l'ex autista
Non ha imposto contratti d'affitto a condizioni particolarmente onerose e non ha tratto particolari vantaggi dall'aver concesso in locazione alloggi a stranieri sprovvisti di...

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Non ha imposto contratti d'affitto a condizioni particolarmente onerose e non ha tratto particolari vantaggi dall'aver concesso in locazione alloggi a stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno. Sono queste le ragioni a sostegno della sentenza con cui la Corte d'Appello di Venezia (presidente Gioacchino Termini) ha assolto dall'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina Aldo De Checchi, 77 anni, padovano con residenza all'Arcella, ex autista dell'Acap. L'anziano proprietario di numerosi alloggi in città, difeso dall'avvocato Alessandro Dibitonto, era stato condannato in primo grado ad un anno di reclusione, per uno solo dei sette immobili finiti nell'inchiesta della polizia del marzo 2011, denominata Operazione Corvo. L'appartamento di via Col Di Rosso, confiscato con la pronuncia di primo grado, è stato restituito al legittimo proprietario. «La sentenza in questione - precisa l'avvocato Dibitonto - è diventata nel frattempo irrevocabile. Appare quindi incontrovertibile che il signor Aldo De Checchi, come del resto i figli Lorena e Roberto, assolti entrambi in primo grado nel dicembre 2015, è stato pacificamente assolto da tutti i capi d'imputazione a lui ascritti».

Nel corso del giudizio d'appello è emerso che Aldo De Checchi affittava gli immobili di sua proprietà a canoni di mercato, cioè a cifre oscillanti tra i 650 e i 900 euro al mese, comprensivi delle spese condominiali. La presenza in uno degli alloggi di una coppia romena estranea al contratto di locazione sarebbe da ricondurre - secondo la difesa - al rapporto di amicizia che intercorre tra la stessa coppia e l'affittuario dell'appartamento di via Col Di Rosso. «La situazione riscontrata in quell'immobile - scrive la Corte d'Appello - appare del tutto simile a quella di altri appartamenti (via Durer, via Amati, via Vivarini, via Selvatico, via Romano) per i quali o non si è raggiunta la prova della sussistenza dei delitti ascritti all'imputato, ovvero vi è la prova contraria, cioè che al momento del controllo l'immobile risultava regolarmente locato, nel pieno rispetto delle norme di legge».
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Il Gazzettino