ADRIA Un casale quasi abbandonato, una famiglia che desidera venderlo, ma deve

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ADRIAUn casale quasi abbandonato, una famiglia che desidera venderlo, ma deve fare i conti con un vecchio burbero che non vuole saperne, e manda una nipote a negoziare. Questo e...

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ADRIA
Un casale quasi abbandonato, una famiglia che desidera venderlo, ma deve fare i conti con un vecchio burbero che non vuole saperne, e manda una nipote a negoziare. Questo e altro nel libro Tanto non ti amerò della giornalista Nicoletta Canazza, presentato alla libreria Apogeo davanti a un pubblico attento. Lettori che si sono fatti portare dentro la trama di una storia familiare con tanti punti in comune con tante vicende vicine.

Il romanzo accompagna Ari Malaverna mentre torna alla casa della sua infanzia, un mondo piccolo che praticamente non esiste più, e diventa una sorta di percorso a ritroso dentro una famiglia ormai disgregata. Una discesa senza paracadute tra momenti solenni e felici, matrimoni e funerali, fino alla cosiddetta resa dei conti sui segreti di quella casa. L'autrice, che ha poi risposto alle domande del pubblico e ha firmato le copie dell'opera, si è soffermata a tratteggiare, anche alcuni aspetti della vita che ruota attorno a podere del romanzo tra minacce, violenze, ipocrisie, legami, relazioni, condizionamenti e scelte. Canazza (a sinistra nella foto), giornalista del Gazzettino, ha già pubblicato La madre distratta (2010), diventato un film, e i racconti di La lingua di Venere (2016). Da Tanto non ti amerò è stato tratto il film di Ferdinando De Laurentis.
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Il Gazzettino