Addio a Fiore: «Non perdere di vista la tua carovana»

Addio a Fiore: «Non perdere di vista la tua carovana»
IL FUNERALETREVISO «Morire giovane. Il più avanti possibile». Era il motto, in parte non disatteso, di Fioravante Bertagnin. Lo hanno ricordato i figli, lo hanno ricordato i...

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IL FUNERALE
TREVISO «Morire giovane. Il più avanti possibile». Era il motto, in parte non disatteso, di Fioravante Bertagnin. Lo hanno ricordato i figli, lo hanno ricordato i nipoti che - composti - hanno voluto dare così l'ultimo saluto a nonno Fiore. Duomo stipato di presenze e la dinasty Benetton al completo ieri per l'ultimo saluto in Duomo al marito di Giuliana Benetton, scomparso improvvisamente il 6 febbraio a causa di un infarto in Argentina, nella provincia di Buenos Aires, dove la coppia ha da tempo alcuni possedimenti. Luciano Benetton con Laura Pollini, Alessandro Benetton e Debora Compagnoni. Gilberto e Carlo Benetton con le consorti. Poi figli e nipoti. Moltissimi dipendenti del Benetton group e di Edizioni srl, professionisti trevigiani, il sindaco Giovanni Manildo e l'assessore al bilancio Alessandra Gazzola. E il conto è in sottrazione, tante le mani tese a salutare, rincuorare, sostenere Giuliana e i quattro figli in questa triste congiuntura.

IL RICORDO
Ottantasei anni, nessun disturbo particolare: la tragedia si è consumata in un attimo, al ristorante, davanti agli occhi della moglie. «Ma questi dieci giorni di pratiche e cavilli burocratici - afferma il celebrante, facendo un cenno all'iter di reimpatrio della salma dalla Capital Federal - sono serviti a tutti per passare dallo choc all'equilibrio». Alle esequie la parola d'ordine è sobrietà. Tante rose bianche, un cuscino candido sopra il feretro, mazzi e cesti nel Duomo che Fiore frequentava con assiduità. E nel quale, spesso, si occupava della raccolta delle offerte, confermano i sacerdoti. All'ingresso la sua foto sorridente, l'occhio sornione e allegro. E la felicità è il filo rosso che unisce tutti i ricordi, nelle parole dei figli Paola, Franca Daniela e Carlo. «Nell'ultima parte della tua vita, papà, abbiamo assistito ad una straordinaria crescita di saggezza. Hai iniziato a donare affetto tangibile complicità a tutti noi». I nipoti ricordano un nonno smart, intento a carpire i segreti di whatsapp e dei social per essere al passo, giovane nella testa e nella vitalità. Davanti, quasi a toccare il feretro la signora Giuliana, provata ma combattiva, circondata dall'affetto e dagli abbracci dei nipoti.
IL SALUTO

«Fiore continua a fare come hai sempre fatto: accompagnaci senza spingerci mai. Discreto e presente. Non perdere di vista la tua carovana», è il saluto finale. Poi il corteo, composto si alza. Una messa piena di musica, tra barocco e chitarre. Giuliana coi nipoti per mano, il dolore che le solca il volto. E i figli uno ad uno. Poche parole, nulla di più del necessario. A raccontare un pater familias gentile, innamorato del golf e della musica, che ha saputo trovare nella leggerezza il perfetto equilibrio tra discrezione e personalità. Nelle parole di tutti una figura felice e piena di vita, all'interno di una famiglia importante e in vista, da maneggiare con cautela. L'ultima immagine, quasi fuori dal tempio, è quella di una treccia lucida. La signora Giuliana è inconfondibile. E con le sue nipoti: mazzi di capelli intrecciati come fiori, accompagnano Fiore con dolcezza.
Elena Filini
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Il Gazzettino