Addio a Fiore: «Non perdere di vista la tua carovana»

Giovedì 22 Febbraio 2018
IL FUNERALE
TREVISO «Morire giovane. Il più avanti possibile». Era il motto, in parte non disatteso, di Fioravante Bertagnin. Lo hanno ricordato i figli, lo hanno ricordato i nipoti che - composti - hanno voluto dare così l'ultimo saluto a nonno Fiore. Duomo stipato di presenze e la dinasty Benetton al completo ieri per l'ultimo saluto in Duomo al marito di Giuliana Benetton, scomparso improvvisamente il 6 febbraio a causa di un infarto in Argentina, nella provincia di Buenos Aires, dove la coppia ha da tempo alcuni possedimenti. Luciano Benetton con Laura Pollini, Alessandro Benetton e Debora Compagnoni. Gilberto e Carlo Benetton con le consorti. Poi figli e nipoti. Moltissimi dipendenti del Benetton group e di Edizioni srl, professionisti trevigiani, il sindaco Giovanni Manildo e l'assessore al bilancio Alessandra Gazzola. E il conto è in sottrazione, tante le mani tese a salutare, rincuorare, sostenere Giuliana e i quattro figli in questa triste congiuntura.
IL RICORDO
Ottantasei anni, nessun disturbo particolare: la tragedia si è consumata in un attimo, al ristorante, davanti agli occhi della moglie. «Ma questi dieci giorni di pratiche e cavilli burocratici - afferma il celebrante, facendo un cenno all'iter di reimpatrio della salma dalla Capital Federal - sono serviti a tutti per passare dallo choc all'equilibrio». Alle esequie la parola d'ordine è sobrietà. Tante rose bianche, un cuscino candido sopra il feretro, mazzi e cesti nel Duomo che Fiore frequentava con assiduità. E nel quale, spesso, si occupava della raccolta delle offerte, confermano i sacerdoti. All'ingresso la sua foto sorridente, l'occhio sornione e allegro. E la felicità è il filo rosso che unisce tutti i ricordi, nelle parole dei figli Paola, Franca Daniela e Carlo. «Nell'ultima parte della tua vita, papà, abbiamo assistito ad una straordinaria crescita di saggezza. Hai iniziato a donare affetto tangibile complicità a tutti noi». I nipoti ricordano un nonno smart, intento a carpire i segreti di whatsapp e dei social per essere al passo, giovane nella testa e nella vitalità. Davanti, quasi a toccare il feretro la signora Giuliana, provata ma combattiva, circondata dall'affetto e dagli abbracci dei nipoti.
IL SALUTO
«Fiore continua a fare come hai sempre fatto: accompagnaci senza spingerci mai. Discreto e presente. Non perdere di vista la tua carovana», è il saluto finale. Poi il corteo, composto si alza. Una messa piena di musica, tra barocco e chitarre. Giuliana coi nipoti per mano, il dolore che le solca il volto. E i figli uno ad uno. Poche parole, nulla di più del necessario. A raccontare un pater familias gentile, innamorato del golf e della musica, che ha saputo trovare nella leggerezza il perfetto equilibrio tra discrezione e personalità. Nelle parole di tutti una figura felice e piena di vita, all'interno di una famiglia importante e in vista, da maneggiare con cautela. L'ultima immagine, quasi fuori dal tempio, è quella di una treccia lucida. La signora Giuliana è inconfondibile. E con le sue nipoti: mazzi di capelli intrecciati come fiori, accompagnano Fiore con dolcezza.
Elena Filini
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