Accoltellato al bar, individuati gli aggressori: scatta un arresto

Accoltellato al bar, individuati gli aggressori: scatta un arresto
LE INDAGINIPADOVA È stato trovato in Liguria all'interno di un kebab, noto per essere un ritrovo di pregiudicati, il responsabile dell'accoltellamento avvenuto mercoledì scorso...

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LE INDAGINI
PADOVA È stato trovato in Liguria all'interno di un kebab, noto per essere un ritrovo di pregiudicati, il responsabile dell'accoltellamento avvenuto mercoledì scorso tra via Altinate e Zabarella. Qui ha aggredito un 32enne tunisino, seduto a un tavolino della sala interna del locale. Si tratta di Nahali Hamdi, 33 anni, già condannato nell'aprile dell'anno scorso perché assieme alla compagna romena e al cugino spacciava droga all'Arcella, nascondendola nei pannolini e nel passeggino della figlioletta di soli due anni. È ancora, invece, caccia all'uomo della polizia al complice, anche lui tunisino, come la vittima, un pregiudicato che tutt'ora si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale.

IL MOVENTE
Gli aggressori, verso le 16.30 del 13 giugno, avevano raggiunto la vittima e l'avevano colpita con diversi fendenti a una gamba e alla testa e poi erano fuggiti tra la folla, mentre il ferito veniva trasportato in ambulanza al pronto soccorso in codice rosso e sottoposto a un urgente intervento chirurgico. Dalle articolate indagini subito avviate dalla Squadra mobile, a seguito dell'immediato intervento sul posto delle pattuglie della sezione Volanti della Questura e dall'approfondito sopralluogo della Polizia Scientifica, è emerso che la violenta aggressione sia riconducibile agli ambienti dello spaccio e che l'agguato sia stato la conseguenza di una fornitura di sostanza stupefacente non pagata.
LA SVOLTA
Ieri, poi, la svolta: la Squadra mobile ha localizzato i due stranieri in fuga in Liguria e hanno diramato l'identikit in tutto il Nord Italia. Nel corso di controlli attivati sul territorio nazionale dalle pattuglie di Polizia, nel pomeriggio di ieri, a Sanremo, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine a disposizione della Questura di Imperia hanno individuato l'aggressore in un kebab della città, noto perché ritrovo di pregiudicati. Lo straniero, alla vista della polizia ha tentato di dileguarsi, ma gli agenti, insospettiti, lo hanno portato in Questura e sottoposto a fotosegnalamento. Giunti sul posto, gli investigatori della Squadra Mobile di Padova lo hanno identificato e con i colleghi di Imperia hanno eseguito il provvedimento di fermo emesso dal pubblico ministero Marco Peraro, che coordina le indagini, e lo hanno condotto in carcere con l'accusa di tentato omicidio.
Il questore Paolo Fassari esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto: «È stata una risposta immediata, segno di uno straordinario impegno investigativo, sostenuto dalla collaborazione dei cittadini e dalle istituzioni»
IL FATTO

La vittima, il tunisino 32enne, mercoledì 13 stava bevendo un caffè seduto a un tavolino interno quando un altro nordafricano è entrato nel locale, raggiungendolo a colpo sicuro guardandolo con aria di sfida, armato di coltello. Gli altri clienti si accorgono della lama ma nessuno ha il tempo di intervenire: l'aggressione è stata fulminea. Una coltellata alla gamba, una alla testa e anche una alla mano. Mentre il malvivente colpiva la vittima, è arrivato anche il complice che teneva un cane al guinzaglio e gli urlava di far presto. Uno, due, tre fendenti, poi l'aggressore è scappato con l'amico. Nel frattempo la vittima era riuscita a fare qualche passo, stramazzando poi al suolo davanti al negozio Levi's. La titolare Rosa Buono ha soccorso il cliente e poi chiamato i soccorsi che arrivano in pochi minuti.
Marina Lucchin
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Il Gazzettino