Entro l'anno a Pordenone partiranno i lavori per realizzare tre spazi dedicati al social housing, che in italiano si traduce come abitare sociale. In pole position c'è il Comune,...
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Pordenone, e il Comune ha individuato tre stabili che calzano a pennello. L'Ente ha deciso di affidare all'Ater la fase che si concluderà con al direzione lavori. Gli edifici esistono già e sono di proprietà del Comune: all'Ater spetta il compito di recuperarli e trasformarli in alloggi per anziani e donne vittime di violenze. Di cosa si tratterà, nel dettaglio? Il social housing consiste nella condivisione degli spazi: gli anziani autosufficienti che per le ragioni più svariate vivono in solitudine, possono essere ospitati in un'unica palazzina. Godono di camere singole nelle quali poter riposare e dormire la notte, ma dividono il resto degli spazi con gli altri ospiti. Il senso è uno solo: si cerca di ricreare il mondo di un tempo, quello nel quale la solitudine della terza età non esisteva e la vita si viveva in un cortile pieno di persone. L'abitazione sociale è diversa dalla casa di riposo, che generalmente ospita persone non più in grado di provvedere a loro stesse. La condivisione degli appartamenti serve a sconfiggere il mostro chiamato solitudine. Il cantiere partirà entro tre mesi in via San Quirino.
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Il Gazzettino