Abitare sociale, cantieri al via entro due mesi

Venerdì 13 Settembre 2019
Entro l'anno a Pordenone partiranno i lavori per realizzare tre spazi dedicati al social housing, che in italiano si traduce come abitare sociale. In pole position c'è il Comune, titolare di un progetto co-finanziato dalla Regione che permetterà la realizzazione di tre poli per l'accoglienza delle persone sole ma autosufficienti. Una delle tre residenze sarà dedicata alle donne che in passato hanno subito violenze domestiche e che hanno denunciato i fatti. Il Comune le proteggerà dando loro uno spazio nel quale condividere le giornate e le notti. I soldi sono arrivati anche a
Pordenone, e il Comune ha individuato tre stabili che calzano a pennello. L'Ente ha deciso di affidare all'Ater la fase che si concluderà con al direzione lavori. Gli edifici esistono già e sono di proprietà del Comune: all'Ater spetta il compito di recuperarli e trasformarli in alloggi per anziani e donne vittime di violenze. Di cosa si tratterà, nel dettaglio? Il social housing consiste nella condivisione degli spazi: gli anziani autosufficienti che per le ragioni più svariate vivono in solitudine, possono essere ospitati in un'unica palazzina. Godono di camere singole nelle quali poter riposare e dormire la notte, ma dividono il resto degli spazi con gli altri ospiti. Il senso è uno solo: si cerca di ricreare il mondo di un tempo, quello nel quale la solitudine della terza età non esisteva e la vita si viveva in un cortile pieno di persone. L'abitazione sociale è diversa dalla casa di riposo, che generalmente ospita persone non più in grado di provvedere a loro stesse. La condivisione degli appartamenti serve a sconfiggere il mostro chiamato solitudine. Il cantiere partirà entro tre mesi in via San Quirino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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