«A mio padre il fucile risvegliava la memoria»

«A mio padre il fucile risvegliava la memoria»
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LA SERATA
UDINE Giunta alla decima edizione, anche quest'anno la serata Alzheimer, organizzata da Anap/Ancos di Confartigianato Persone Udine insieme all'associazione Alzheimer Udine, ha riempito l'auditorium dello stadio Friuli dove si è cercato di fare il punto su una malattia che vede l'incidenza in aumento, anche in Friuli Venezia Giulia, la seconda regione in Italia in termini di invecchiamento ha ricordato l'assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi che ha salutato con gratitudine l'evento, auspicando che ne siano altri di momenti così perché attraverso iniziative come questa ha affermato innalzeremo il nostro sistema di salute. Resa possibile grazie al sostegno del Comune di Udine e alla collaborazione di Maico Sordità, la serata è stata un'occasione per conoscere meglio questa malattia, grazie alle relazioni di medici esperti come i professori Roberto Colle e Vincenzo Marigliano, entrambi professionisti di lunga esperienza nel campo delle demenze senili. La serata ha visto la testimonianza dello scrittore Mauro Corona. Non ricordare più i progetti, quello che si vorrebbe farea mia madre e a mio padre mettevo vicino degli oggetti per fargli ricordare. A mio papà mettevo vicino un fucile perché era stato cacciatore ha raccontato Corona e iniziava a maneggiarlo e, nell'oblio di questa dimenticanza della vita, lo girava e rigirava. Erano forse cose a lui care che aveva memorizzato e non erano ancora sparite in quell'oblio terribile. Ricordava un metallo e non una vita. Una testimonianza che fa capire le immense difficoltà che affrontano non solo i malati, ma anche chi sta loro accanto. A mia madre mettevo accanto i ferri da maglia e vedevo una luce, aveva un'attenzione. Questi sono aneddoti della mia vita, ma sto parlando di una malattia che personalmente non conosco.

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Il Gazzettino