«Bisogna pensare a un piano per gestire chi arriva fin qui via terra. È brutto parlare di variabili impreviste, quando si tratta di persone, ma per una comunità non è...
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«Giovedì sera forse il dialogo doveva essere più efficace - ammette Manildo - ma l'intervento del vicesindaco ha fatto sì che almeno l'emergenza sia stata ben affrontata. Dobbiamo però fare tesoro dell'esperienza. Concentriamoci sul futuro e su come affrontare al meglio la situazione». E Manildo indica una soluzione: «Abbiamo chiesto al Prefetto di coinvolgere i comuni vicini e tutte le associazioni. Dobbiamo evitare che delle persone siano costrette a dormire all'aperto e l'unico modo per farlo è creare una rete».
Anche il centrosinistra trevigiano prende posizione. Luigi Calesso, Said Chaibi, Michela Nieri, Marco Pedretti, Nicolò Rocco, Stefano Pelloni, Renato Zanivan e Tino Zandigiacomi hanno firmato una richiesta ben precisa: «Crediamo che la Prefettura debba farsi carico dell'organizzazione di un sistema di accoglienza in grado di rispondere a queste situazioni come ha recentemente già fatto per dare alloggio ai profughi che il ministero dell'Interno assegna al nostro territorio. Al Presidente della Regione Zaia chiediamo di contribuire a risolvere il problema dei profughi rompendo il muro dei sindaci che impediscono quella distribuzione sul territorio che è l'unica soluzione possibile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino