«Non bisogna cedere a ricatti ed estorsioni». Non ha paura di

«Non bisogna cedere a ricatti ed estorsioni». Non ha paura di
«Non bisogna cedere a ricatti ed estorsioni». Non ha paura di chiamare le cose con il loro nome, Walter De Cassan. Il presidente di Federalberghi Belluno non usa mezze parole....

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«Non bisogna cedere a ricatti ed estorsioni». Non ha paura di chiamare le cose con il loro nome, Walter De Cassan. Il presidente di Federalberghi Belluno non usa mezze parole. Anzi, invita i suoi colleghi albergatori a reagire al ricatto di chi chiede sconti e servizi aggiuntivi con la minaccia di recensioni negative on line. Il fatto è stato denunciato di recente in quel di Falcade. Ma secondo De Cassan, la pratica di chiedere all'albergo sconti su servizi o bevande, pena parole di fuoco su sui portali turistici più noti, è abbastanza diffusa. Anche in provincia di Belluno. «C'è chi ci marcia» spiega il presidente degli albergatori. Il turista si presenta alla cassa e chiede ritocchi al ribasso sul prezzo oppure pretende di non pagare le bevande. Addirittura, ci sarebbe chi chiede servizi aggiuntivi, gratis ovviamente. E se l'albergatore non accetta, ecco partire immediata la recensione negativa da postare sui celebri siti di promozione alberghiera. «Questa si chiama estorsione - continua De Cassan - E come tale andrebbe denunciata. Certo, non è semplice: bisogna avere le prove della minaccia. In pratica, bisognerebbe registrare la conversazione con il cliente e prendere le dovute precauzioni. Mi rendo conto che è difficile. Per quanto mi riguarda, all'estorsione risponderei mettendo alla porta il cliente».

Non tutti rispondono come De Cassan. Anzi. La prova? «Girano mail di fantomatiche aziende che dietro pagamento inseriscono recensioni positive - continua il presidente di Federalberghi Belluno - E altre che si fanno pagare per togliere le recensioni negative. Il prezziario arriva via mail a diversi alberghi». Ma quanto può valere una recensione negativa? «Dipende - spiega ancora De Cassan - Purtroppo sono sempre di più i turisti che prenotano o scelgono una struttura piuttosto che un'altra solo sulla base delle recensioni. I portali turistici potevano e possono essere utili. Ma se vengono utilizzati male, diventano un danno. E la maleducazione dei clienti che lo utilizzano come strumento di estorsione fa il resto». «Il problema vero è che noi non abbiamo modo di reagire - conclude De Cassan - ci sono portali, ad esempio, anonimi e chiunque può sputare sentenze, anche false, anche senza essere nemmeno passato in un albergo. Quanto al caso di Falcade, approfondirò la questione».(((tormend))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino