«La Prefettura è quotidianamente impegnata, 24 ore su 24, nella complessa organizzazione di un sistema d'accoglienza capace di garantire un'adeguata gestione dell'emergenza in...
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«La Prefettura - continua una nota diramata ieri - opera con una incessante e capillare azione di sensibilizzazione degli enti locali per il reperimento di situazioni alloggiative. Allo stato peraltro si segnala che nessuno Comune della provincia ha messo a disposizione locali proprio né si è inserito nello Sprar diversamente da quanto accade nel resto d'Italia. Pertanto il sistema di accoglienza è garantito dalla rete degli enti gestori e logisticamente realizzato con strutture private e con l'ex caserma Serena». Parole che suonano come una tirata d'orecchie a quelle amministrazioni che ancora fanno troppo poco. Il Prefetto poi precisa che la macchina dell'accoglienza si attiva «per tutti i richiedenti asilo sia via mare che via terra». Compresi i profughi afgani e pakistani. E ribadisce anche la quota assegnata alla Marca è di 1800 migranti e che è «assolutamente indispensabile e urgentissimo» reperire alloggi in tutti i Comuni «in particolare in quelli che fino a oggi non hanno richiedenti asilo nel proprio territorio». Infine l'invocazione a fare «rete» per affrontare e governare il problema. Laconico il commento di Cà Sugana: «Perfettamente d'accordo con l'invito rivolto a quei comuni che non ospitano ancora nessuno richiedenti asilo. Ottima poi la proposta di fare rete». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino