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TREVISO - «Oltre seimila permessi per poter accedere con la propria auto dentro le Ztl, concessi non certo sotto la nostra amministrazione, mi sembrano francamente troppi. Col nuovo Piano della sosta li ridurremo drasticamente». Il sindaco Mario Conte ribadisce il concetto: il tempo dell'attesa è finito. La revisione dei parcheggi dentro le Mura è ormai arrivata alla stretta finale. Raggiunto l'accordo con Parcheggi Italia per i due park a pagamento - cancellato quello al Cantarane e ormai alle battute finale il progetto per il multipiano all'ex Pattinodromo nonostante le resistenze di Italia Nostra e altre associazioni culturali - tutto è pronto per rimodellare sia le aree destinate a parcheggio, sia le deroghe per entrare in Ztl con annessa l'annunciata stretta.
LA SVOLTA
Il capitolo dei permessi sarà contenuto nel bando per la gestione della sosta a pagamento.
IL DUELLO
«Nel Piano della sosta - riprende il sindaco - è prevista anche una revisione delle zone a traffico limitato. Non parliamo delle loro estensione, ma degli orari di apertura e chiusura e dei flussi che le coinvolgono. E tutte queste azioni andranno a risolvere anche il problema della sosta selvaggia in centro storico. Che esiste, ma non ha certo le dimensioni che qualcuno tratteggia». Il riferimento è tutto per Luigi Calesso (Coalizione Civica) che ha scritto una lettera aperta denunciando come, soprattutto nelle sere d'estate dedicate agli eventi, le auto vengano lasciate ovunque attorno a piazza dei Signori o in aree come piazza San Vito, San Francesco, piazzetta Filodrammatici: «È evidente - scrive Calesso dopo aver ribadito che il fenomeno è soprattutto frutto di cattive abitudini - che la possibilità di raggiungere alcuni luoghi della città e l'eventualità di trovare uno stallo libero inducono gli automobilisti a raggiungere quei luoghi e, magari, trovando i pochi parcheggi occupati a lasciare l'auto fuori dagli spazi previsti. Penso, in particolare, a piazzetta Dolfin dove l'attuale amministrazione ha individuato alcuni posti auto e che è raggiungibile da tutti proprio perché questa giunta ha riaperto al traffico automobilistico il pinte di San Francesco. Se la Ztl fosse riportata fino a ponte San Francesco difficilmente si assisterebbe allo spettacolo di auto parcheggiate praticamente ovunque nella piazzetta».
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