Zaia: estate di concorsi per i medici. 256 posti e assunzione di giovani

Zaia: estate di concorsi per i medici. 256 posti e assunzione di giovani
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VENEZIA - «Il Veneto, com'è sua tradizione, non molla. Abbiamo le idee chiare sul da farsi per il futuro, livello nazionale permettendo, ma nel frattempo la ricerca dei camici bianchi che servono alla nostra sanità non conosce sosta, con gli strumenti attualmente disponibili. Da qui al 9 agosto Azienda Zero gestirà infatti una vera e propria ondata di nuovi concorsi. Nessuno si permetta mai più di dire che la Regione non vuole assumere, anche perché le bugie hanno le gambe corte e fanno fare brutte figure».


Così, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta «l'estate di concorsi», lanciata da Azienda Zero, che sta gestendo procedure concorsuali per medici, tecnici, infermieri e veterinari, per un totale di migliaia di candidati, e con altri 256 posti per medici in specialità significative, come Anestesia e Rianimazione, Medicina Fisica e Riabilitazione, Chirurgia Generale, Medicina e Chirurgia d'Urgenza, Chirurgia Toracica, Ortopedia, Urologia. Tutti questi concorsi si terranno tra l'1 luglio e il 9 agosto. «Siamo determinati ogni giorno di più - dice Zaia - a fare tutte le assunzioni che servono, e le faremo se solo i candidati accetteranno l'offerta e la sfida di lavorare in uno dei migliori sistemi sanitari del mondo
».

NUMERO CHIUSO Ma non basta - aggiunge Zaia -
«perché errori nazionali macroscopici sul numero chiuso nelle facoltà di medicina e sull'attivazione dei posti di specialità rischiano di costare anni di difficoltà e una lunga stagione emergenziale».


UNA MANO AI GIOVANI.  «Anche in questo caso siamo pronti con risposte ben definite - spiega il governatore - come l'assunzione dei giovani specializzandi che possano completare in corsi la loro formazione al fianco dei colleghi più esperti, e l'autorizzazione ai direttori generali ad attivare rapporti di lavoro con i medici andati in pensione che si trovino nelle condizioni opportune per continuare a dare il loro apporto, particolarmente importante perché caratterizzato da una qualità che non si studia: l'esperienza clinica».
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Il Gazzettino