Autonomia, nodo risorse: slitta il vertice, ma Conte cerca l'accordo

 È un po’ come «al lupo, al lupo»: a forza di sentire annunci di date asseritamente stringenti, ormai si fatica a credere che quello di oggi...

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 È un po’ come «al lupo, al lupo»: a forza di sentire annunci di date asseritamente stringenti, ormai si fatica a credere che quello di oggi sarà davvero «il vertice decisivo». Ma tant’è, i toni si sono alzati e le aspettative si sono impennate, per cui tocca attendersi comunque un’altra giornata rovente dal fronte dell’autonomia, schierato a Palazzo Chigi attorno al tavolo su cui il premier Conte proverà a sciogliere i nodi della trattativa. «Il mio auspicio è che il Governo da subito dia vita alla sua proposta, in maniera tale che si possa confrontarla con la nostra», dice dal Veneto il governatore Luca Zaia.

 

LA RIUNIONE Una pre-riunione ristretta avrebbe dovuto tenersi ancora ieri, ma tutto è slittato a questo pomeriggio. Convocati, oltre alla ministra Erika Stefani che coordina i dossier agli Affari regionali, sono i viceministri  Laura Castelli e Massimo Garavaglia con i relativi tecnici (Economia) per le risorse finanziarie e il ministro Alberto Bonisoli (Beni Culturali) per le Sovrintendenze, vistosamente ottimista: «Ho una grandissima fiducia nelle capacità di mediazione del premier Conte. Sono sicuro che ci sarà una sintesi e sarà una sintesi che andrà bene». Zaia, però, mette le mani avanti sull’intesa: «Se ci sarà un punto di incontro, la firmeremo. Se sarà una farsa, se sarà una finta autonomia, decisamente non possiamo firmarla, anche perché saremmo irrispettosi nei confronti dei nostri cittadini e non rispetteremmo comunque la Costituzione».

Zaia ha ribadito ieri: «I vantaggi dell’autonomia sono l’efficienza e la responsabilità, soprattutto premiare le virtuosità. Ma non si creerà un Paese di serie A e di serie B: questa è una brutta manfrina che non vogliamo più sentire. Noi abbiamo fatto un progetto serio, validato a livello scientifico. Non vogliamo la secessione dei ricchi. Ovviamente il Veneto si candida a gestire le competenze che oggi sono gestite da Roma all’interno delle 23 materie previste dalla Costituzione»
 I PENTASTELLATI
Sul fronte M5s  Roberto Fico, presidente della Camera dichiara: 

"L'autonomia non deve dividere il Paese. Non deve lasciare il Sud nella condizione anche economica in cui si trova, ma deve essere un’autonomia che dà qualche potere in più alle Regioni". Lo dice il presidente della Camera, Roberto Fico, prima di cominciare la visita all'istituto penitenziario minorile di Nisida, a Napoli. E ancora: "L’Italia è unita, una e indivisibile e bisogna lavorare e coordinarsi insieme. Qualsiasi sia l’intesa, questa passerà in Parlamento", aggiunge.
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Il Gazzettino