Yvonne Girardello, addio alla prima hostess d'Italia: aveva appena compiuto 100 anni

Yvonne Girardello
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LIDO - Ora Yvonne Girardello la immaginiamo felice tra le nuvole. Nella cornice che l’ha resa, nel pensiero collettivo, quasi immortale, nell’immaginario collettivo. La prima hostess d’Italia, coraggiosa pioniera e apripista femminile nell’aviazione civile, si è spenta serenamente, mercoledì nella sua casa in via Paolo Renier a 100 anni. Nell’ultima settimana una bronchite l’aveva particolarmente indebolita, ma è stata lucida, allegra, e sorridente fino all’ultimo. Era conosciutissima, anche come scrittrice. Non si era mai sposata, ma a starle sempre vicini sono stati la sua badante, che viveva con lei, gli amati nipoti e pronipoti. «Venezia non deve morire» era il suo messaggio, riportato anche nella dedica del suo ultimo libro. E poi ancora: “I veneziani si devono svegliare e lottare per la salvaguardia di Venezia e la difesa della laguna”.

Chi era Yvonne

Classe 1923, dopo aver lavorato nelle Officine Aeronavali è stata la prima hostess d’Italia, iniziando nell’aprile 1947 a prestare assistenza a bordo dei Douglas DC-3 Dakota della Transadriatica al Lido di Venezia. Erano, appunto, gli anni ‘40, per le ragazze non era facile avere un percorso di studi e una vita autonoma. Lei invece si era battuta per proseguire dopo la terza media e studiare lingue. Così aveva avuto un posto all’aeroporto e si era potuta candidare poi come hostess, per quei primi voli giornalieri da Venezia a Roma. C’era da aver paura a bordo, ma lei non batté ciglio. La prima divisa, fu la mamma a cucirla. Yvonne ha volato per dieci anni, poi ha cambiato mansione diventando hostess di terra. «Ho iniziato con i “Dakota” – raccontava - Quelli meno sgangherati vennero rimessi in funzione e posso dire che, insieme ai vari equipaggi, abbiamo vissuto molti momenti “tragicomici” ma poi, con un po’ di inventiva, ce la siamo sempre cavata». Nel 2019, quattro anni fa, era tornata, ancora una volta, a volare su un Dakota arrivato al “Nicelli” per una manifestazione di aviazione storica. «Yvonne – ha ricordato il presidente dell’aeroporto Maurizio Luigi Garbisa - era una donna coraggiosa e di grande intraprendenza, ha partecipato a gran parte della storia dell’aeroporto, accompagnando i passeggeri veneziani a spasso nei cieli, finalmente rischiarati al termine del secondo conflitto mondiale. L’aeroporto Nicelli perde un’amica, che ricorderemo sempre con grande affetto e grande riconoscenza». I funerali verranno celebrati mercoledì alle 11 nella chiesa di Sant’Antonio.

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Il Gazzettino