OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MESTRE - «Se c'è febbre, è importante non sottovalutarla e rivolgersi al proprio medico di base. Prima di tutto bisogna fare il tampone Covid. Se l'esito è negativo, sarà opportuno effettuare altre analisi per escludere altre forme di virosi, come la West Nile o la Dengue portate dalle zanzare». L'appello arriva dal direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 Serenissima, Vittorio Selle, affiancato dalla collega Federica Boin.
West Nile e Dengue: «Dovremo convivere con questi virus»
In questo momento ci sono 15 casi di West Nile e uno di Dengue, numeri sostanzialmente stabili rispetto alla fine della scorsa settimana, con alcuni pazienti ricoverati in terapia intensiva, ma non in pericolo di vita. I due specialisti spiegano che siamo tornati in linea col periodo pre-pandemico e siamo destinati a convivere con questi virus: la West Nile nell'1-2% dei casi può portare un'encefalite o una meningite anche letali, com'è stato nel caso dell'anziana di Mira deceduta lo scorso 31 luglio.
Covid in miglioramento
Il trend, in ogni caso, è in miglioramento e lo si nota anche sul numero dei ricoverati in ospedale dove pare affacciarsi un rallentamento della pressione: negli ospedali pubblici ci sono 159 ricoverati di cui 85 per Covid e 74 Covid per caso. Sul fronte degli slot aperti e delle prenotazioni della quarta dose di vaccino, fino al 13 agosto sono 800 le persone già prenotate mentre 1.300 sono i posti liberi, quindi c'è spazio per tutti coloro che intendano aderire. Nel frattempo arriva la conferma di cinque casi di vaiolo delle scimmie, alcuni tuttora ricoverati: Sono arrivate nei giorni scorsi alla farmacia dell'ospedale all'Angelo le dosi per tutto il Veneto di vaccino contro questa malattia. Le Ulss cominceranno a vaccinare quando gli organi competenti della Regione avranno dato le indicazioni delle modalità complessive e delle categorie che vi possono essere sottoposte. In primis operatori sanitari che abbiano una frequentazione con il virus per motivi professionali, oltre ad altri soggetti ritenuti a rischio.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino