West Nile e Dengue nel veneziano: «Dovremo convivere con questi virus». Pazienti ricoverati in terapia intensiva

Martedì 9 Agosto 2022 di A.Spe.
West Nile e Dengue nel veneziano: «Dovremo convivere con questi virus». Pazienti ricoverati in terapia intensiva

MESTRE - «Se c'è febbre, è importante non sottovalutarla e rivolgersi al proprio medico di base. Prima di tutto bisogna fare il tampone Covid. Se l'esito è negativo, sarà opportuno effettuare altre analisi per escludere altre forme di virosi, come la West Nile o la Dengue portate dalle zanzare». L'appello arriva dal direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 Serenissima, Vittorio Selle, affiancato dalla collega Federica Boin.

West Nile e Dengue: «Dovremo convivere con questi virus»

In questo momento ci sono 15 casi di West Nile e uno di Dengue, numeri sostanzialmente stabili rispetto alla fine della scorsa settimana, con alcuni pazienti ricoverati in terapia intensiva, ma non in pericolo di vita. I due specialisti spiegano che siamo tornati in linea col periodo pre-pandemico e siamo destinati a convivere con questi virus: la West Nile nell'1-2% dei casi può portare un'encefalite o una meningite anche letali, com'è stato nel caso dell'anziana di Mira deceduta lo scorso 31 luglio.

Intanto, continua il rallentamento del Covid: gli attualmente contagiati sono adesso 6.220 nell'Ulss 3, metà dei 12 mila toccati due-tre settimane fa. Calano progressivamente anche i tamponi eseguiti e siamo a circa un terzo di quei 1.400 al giorno contati a metà luglio, viene spiegato dall'azienda sanitaria ricordando che i casi registrati sono comunque sottostimati rispetto al reale per il fatto sottolinea Selle che senza più l'obbligo di Green pass molti sintomatici non effettuano neanche più il test. La cifra potrebbe essere raddoppiata o triplicata.

Covid in miglioramento

Il trend, in ogni caso, è in miglioramento e lo si nota anche sul numero dei ricoverati in ospedale dove pare affacciarsi un rallentamento della pressione: negli ospedali pubblici ci sono 159 ricoverati di cui 85 per Covid e 74 Covid per caso. Sul fronte degli slot aperti e delle prenotazioni della quarta dose di vaccino, fino al 13 agosto sono 800 le persone già prenotate mentre 1.300 sono i posti liberi, quindi c'è spazio per tutti coloro che intendano aderire. Nel frattempo arriva la conferma di cinque casi di vaiolo delle scimmie, alcuni tuttora ricoverati: Sono arrivate nei giorni scorsi alla farmacia dell'ospedale all'Angelo le dosi per tutto il Veneto di vaccino contro questa malattia. Le Ulss cominceranno a vaccinare quando gli organi competenti della Regione avranno dato le indicazioni delle modalità complessive e delle categorie che vi possono essere sottoposte. In primis operatori sanitari che abbiano una frequentazione con il virus per motivi professionali, oltre ad altri soggetti ritenuti a rischio.

Ultimo aggiornamento: 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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