CASALE SUL SILE - Riguarda un 92enne residente a Casale, ricoverato dall'altro ieri al Ca' Foncello di Treviso nel reparto di geriatria, il nuovo caso di infezione da...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I SINTOMI
Forte male alla testa, dolori articolari e la febbre alta: questi alcuni dei i sintomi lamentati dall'anziano di Casale, che hanno indotto i sanitari a effettuare il test per verificare la natura dell'infezione virale che aveva provocato l'innalzamento della temperatura. Ancora una volta a essere colpito dal virus africano è stata una persona che vive in un'area a ridosso della provincia veneziana. «Si tratta - hanno spiegato ieri le autorità sanitarie della Ulss - di zone che sono in prossimità di località in cui abbondano le acque di natura paludosa, dove quindi è maggiore la concentrazione di zanzare così come quella di uccelli migratori. Nella maggior parte dei casi la West Nile si manifesta come una febbre estiva che dura per qualche giorno senza causare particolari problemi a chi viene colpito. Più complesso è invece il quadro clinico per chi, come l'anziano ricoverato, soffre di altre patologie, ad esempio le cardiopatie e o le malattie che, come le neoplasie, comportano un indebolimento del sistema immunitario».
IL CONTAGIO
Dalla Ulss trevigiana si sottolinea comunque come non vi siano motivi di allarme, sia per la natura intrinseca dell'infezione sia per il fatto che non esiste una trasmissione diretta da uomo a uomo. Il virus viene infatti veicolato da diverse specie di zanzare, tra cui il genere Culex che da tempo si è diffuso anche in Italia. Il periodo di incubazione della malattia è tipicamente compreso tra 2 e 15 giorni. Sintomi tipi dell'infezione sono la comparsa di dolore oculare, mal di schiena, dolori muscolari, tosse, eruzioni cutanee,e difficoltà a respirare. Alcuni pazienti possono sviluppare disturbi che interessano in modo particolare l'apparato gastrointestinale, causando nausea, vomito e diarrea. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino