West Nile, altri due contagiati: il virus scoperto donando il sangue

West Nile, altri due contagiati: il virus scoperto donando il sangue
Dopo i primi dieci casi accertati di contagio nel territorio dell'Alta Padovana, ieri mattina sono arrivate due ulteriori conferme di positività per il virus West Nile....

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Dopo i primi dieci casi accertati di contagio nel territorio dell'Alta Padovana, ieri mattina sono arrivate due ulteriori conferme di positività per il virus West Nile. La notizia è stata diffusa attraverso il bollettino ufficiale del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 Euganea.


Il primo caso riguarda una donna di 60 anni, residente a Cavino in via Praarie, mentre il secondo riguarda un cittadino di Fontaniva, residente in via Barina. La scoperta del caso che riguarda il cittadino fontanivese, è avvenuta solamente perché l'uomo è un donatore di sangue e nelle verifiche preventive è stato riscontrato il virus. Al momento le condizioni di salute dell'uomo non destano particolari preoccupazioni, tanto che è già stato dimesso dall'ospedale di Cittadella.

Nel frattempo, il primo cittadino del Comune di San Giorgio delle Pertiche Piergiorgio Prevedello, appresa la notizia del contagio, si è recato tempestivamente a casa della cittadina infettata dalla zanzara, per sincerarsi sulle condizioni di salute. La donna, ricoverata l'ospedale di Padova e subito dimessa, dopo essere stata sottoposta agli esami ematochimici di laboratorio, ha manifestato soltanto nelle prime 24 ore, una febbre da infezione virale molto elevata. Intanto l'assessore all'ambiente Davide Scapin, che sta monitorando con molta attenzione la proliferazione di eventuali altri casi di contagio, già dalla giornata di venerdì, ha applicato con urgenza il protocollo regionale e avviato una massiccia azione di disinfestazione straordinaria per un raggio di 200 metri, intorno all'abitazione della vittima del contagio.
 

L'ASSESSORE «Dopo le prime cinque disinfestazioni che hanno interessato anche i parchi pubblici del nostro territorio ad iniziare dal mese di maggio - spiega l'assessore Davide Scapin - abbiamo provveduto secondo le metodologie descritte nel piano regionale di contrasto ai vettori di malattie infettive, ad avviare per la sesta volta, una disinfestazione straordinaria di tipo larvicida nelle zone interessate dal contagio, ovvero, via Praarie e via Giovanni Paolo I». Non si è fatta attendere la risposta del Consigliere di opposizione della Lega Nord Daniele Canella che ribatte: «I casi accertati di West Nile nel Comune di San Giorgio delle Pertiche non sono solamente due come è stato evidenziato incalza il leghista - ma molti di più. Sono purtroppo a conoscenza di altri casi, sempre taciuti da questa maggioranza. Sarebbe auspicabile dal mio punto di vista, avviare una capillare disinfestazione anche nelle altre vie, e non circostanziarla solamente su via Praarie, al confine tra Campodarsego e Vigodarzere, e Giovanni Paolo I, che peraltro fa parte di un quartiere ad alta densità abitativa, posto nelle immediate della piazza. Le disinfestazioni devono essere applicate con criterio ed in orari notturni, non alle 6 del mattino. Questa amministrazione conclude Daniele Canella -, oltre a raggiungere il minimo obiettivo sindacale, deve essere anche in grado di salvaguardare la salute della cittadinanza attraverso una capillare informazione di prevenzione. Sarebbe interessante, dato che in altri comuni già lo fanno, regalare a favore della cittadinanza, la pastiglie larvicide allo scopo non solo di scongiurare altri episodi di contagio, ma anche di sensibilizzare ulteriormente la campagna informativa. Le disinfestazioni ordinarie effettuate secondo le indicazione dell'Ulss 6 non sono state sei, ma bensì tre». Giancarlo Noviello
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Il Gazzettino