Wartsila, la proprietà finlandese non fa marcia indietro: si chiude,confermati 451 licenziamenti

Il ministro Giorgetti: "Si incrina la fiducia verso la Finlandia"

Wartsila, la proprietà finlandese non fa marcia indietro: si chiude,confermati 451 licenziamenti
ROMA - La multinazionale Wartsila non farà marcia indietro sulla chiusura dell'attività produttiva a Trieste. Lo avrebbe detto nel corso dell'incontro,...

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ROMA - La multinazionale Wartsila non farà marcia indietro sulla chiusura dell'attività produttiva a Trieste. Lo avrebbe detto nel corso dell'incontro, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, il presidente di Wartsila Corporation, Hakan Agnevall. Per il top manager, quella presa è una «decisione difficile» ma la volontà è di andare avanti, ci sarebbe comunque la volontà di mantenere a Trieste il presidio del Service della ricerca e sviluppo, formazione. Restano dunque confermati i 451 licenziamenti.  La riunione, a un'ora dall'inizio, si sarebbe fermata per una pausa.

Fedriga: pronti al tavolo se ritirano la procedura

In apertura del tavolo al Mise, il governatore Fedriga aveva definito il sito di Wartsila di Trieste «strategico» per la cantieristica italiana ed europea, ribadendo di essere pronto «a sedersi ad un tavolo per parlare di ragionamenti industria ma solo a fronte del ritiro della procedura avviata da Wartsila». Anche le associazioni presenti alla riunione sarebbero allineate con la posizione del presidente.

Giorgetti: fiducia incrinata

La conferma della decisione di Wartsila di non ritirare la procedura di chiusura delle attività produttive del sito di Trieste «incrina la fiducia che era alla base dei rapporti tra Italia e Finlandia». Lo dice il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti. «Sarà sicuramente vero che l'azienda ha operato nell'ambito delle leggi - prosegue - come è stato più volte precisato a questo tavolo, ma esistono non solo le procedure scritte ma anche un criterio di comportamento e regole di lealtà nei rapporti tra Paesi e persone. Criteri e regole evidentemente tradite». «Ora da parte nostra servono una grande forza di volontà e fiducia per credere ancora in questa azienda e nelle sue intenzioni. Il governo italiano, sebbene in una situazione particolare, continuerà a essere impegnato fino all'ultimo momento nella difesa degli interessi dei lavoratori, del territorio e nell'interesse nazionale che ancora di più mi sento di difendere e rappresentare». Sono le parole conclusive del ministro dello Sviluppo economico al termine del tavolo di crisi Wartsila durato oltre tre ore che si è tenuto oggi al Mise alla presenza del coordinatore della struttura di crisi Luca Annibaletti, dei vertici aziendali, dei sindacati e del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in videocollegamento . 

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Il Gazzettino