Voragine inghiotte 10 metri di strada. Paolo Calì: «Ho visto acqua scura e ho bloccato il traffico»

CAVALLINO-TREPORTI - «Stavo rientrando a casa per pranzo, ho visto nel canale di via Passerelle dell'acqua marrone, un calore insolito: ho capito che stava accadendo...

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CAVALLINO-TREPORTI - «Stavo rientrando a casa per pranzo, ho visto nel canale di via Passerelle dell'acqua marrone, un calore insolito: ho capito che stava accadendo qualcosa di grave». Le parole sono quelle di Pietro Calì. residente di via Pordelio, che per primo ieri ha capito la gravità della situazione.

   

Per questo ha immediatamente dato l'allarme, allertando le forze dell'ordine. Ma anche fermando i mezzi in transito, avvisandoli del pericolo incombente. Ciò nonostante rifiuta la definizione di eroe, spiegando di aver agito solo fare ciò che andava fatto in quel momento: avvisare le forze dell'ordine e cercare di fermare le auto in transito. 
 
ACQUA MARRONE«Inizialmente pensavo a qualche forma di inquinamento racconta l'uomo Ammetto che di fronte a quell'acqua marrone e alla schiuma che si era formata sotto il ponte, il mio primo pensiero è stato il più banale, ovvero che qualcuno avesse sversato dei liquidi nel canale. Per questo ho ripercorso a piedi la riva del cercando di capire che tipo di problema ci fosse. Una volta arrivato in via Pordelio ho visto che la careggiata stradale stava cedendo sul lato laguna. A quel punto ho chiamato subito i vigili del fuoco e la polizia». 
E in attesa del loro arrivo, lo stesso Calì, dimostrando una grande dose di sangue freddo e un certo coraggio, si è sbracciato per fermare tutte le auto in transito, in entrambi i sensi di marcia. 
BLOCCO DEL TRAFFICO«Era il minimo che potessi fare aggiunge il residente anche perché con il passare del tempo la situazione peggiorava visibilmente: prima è ceduto l'asfalto sul lato laguna e successivamente la voragine si è allargata sulla corsia opposta. Sono bastati solo venti minuti». Di fronte alle sue indicazioni le auto in transito si sono quasi tutte fermate, ringraziando e soprattutto invertendo la marcia. «Solo una, un'automobile di colore rosso dice sempre Calì che procedeva verso Punta Sabbioni, inizialmente ha snobbato il mio consiglio. Anzi, in un primo momento il guidatore, infastidito, mi ha mandato a quel paese. Quando è arrivato a ridosso del buco si è fermato improvvisamente. Anche lui poi ha invertito la marcia e ha proseguito nella direzione opposta, diciamo che mi aspettavo almeno un grazie. Io un eroe? Non esageriamo, gli eroi sono altri. Ho semplicemente fatto quello che doveva essere fatto in quel momento. Ho visto la strada franare e ho avvisato le forze dell'ordine, praticamente ho chiamato tutti i soccorritori possibili. E' stato ovvio che in attesa del loro arrivo mi sia messo a bloccare le auto, era il minimo. Ora ci sarà da rifare la carreggiata stradale, però è importante che nessuno si sia fatto male, poteva essere una tragedia». 

SITUAZIONE ASSURDAResidente in via Pordelio da vent'anni, per Calì è la prima volta che vive una situazione simile. «Una cosa di questo tipo non è immaginabile conclude l'uomo credo che a nessuno venga in mente che su una strada possa formarsi una voragine di queste dimensioni. Personalmente non avevo mai visto nulla di simile e mi risulta che sia la prima volta che accade qualcosa del genere in questa zona». (g.bab.)
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Il Gazzettino