Le baby-vongole sfidano il granchio blu: i pescatori stanno seminando

Le baby-vongole sfidano il granchio blu: i pescatori stanno seminando
​PORTO TOLLE - Nonostante il granchio blu ci provano i pescatori del Delta a ricominciare. Da alcune settimane è iniziata la semina di vongole da parte del Consorzio...

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​PORTO TOLLE - Nonostante il granchio blu ci provano i pescatori del Delta a ricominciare. Da alcune settimane è iniziata la semina di vongole da parte del Consorzio pescatori del Polesine. «Il Canarin purtroppo è ancora sotto scacco con una massiccia presenza del famigerato crostaceo – spiega Massimo Boscolo, presidente della coop Po - Stiamo ultimando la semina nei maxi recinti che sono stati realizzati nelle lagune di Barbamarco, Busiura, Sacca di Scardovari e Santa Giulia». Per gli acquacoltori si tratta di un investimento per il futuro: «La priorità è quella di proteggere il prodotto che riusciamo a reperire. A Santa Giulia stiamo sperimentando l’utilizzo di teli appositi per tutelare il seme come fanno a Goro, ma questo metodo necessita di una manutenzione ancora maggiore rispetto a quella di un recinto in cui abbiamo installato delle gabbiette che ci permettono di intrappolare i granchi più piccoli. In più abbiamo del prodotto nei flupsy che sarà svezzato nei prossimi mesi, vorremmo sfruttare la loro capienza massima con del seme proveniente da schiuditoio». I flupsy (floating upweller system) non sono altro che quella fase di preingrasso che consiste in una “zattera” che sostiene una doppia fila di cestelli che contengono le vongole e attraverso i quali viene indotta una corrente ascendente continua che permette all’animale di crescere. Un progetto in cui il Consorzio credeva molto e su cui aveva investito, che avrebbe dovuto garantire un 8 per cento della produzione, se non fosse arrivato il granchio a mettere tutto in discussione.

SCARSA VIVIFICAZIONE

«Dati alla mano il crostaceo ha predato tutta la semina – spiega il vicepresidente Gianbruno Colacicco - Nel mangiare il prodotto maturo però è stato agevolato dalla mancanza di vivificazione, che ha portato fenomeni come le macroalghe e e l’anossia; aggiungiamoci l’innalzamento delle temperature che ha mandato in sofferenza le vongole e questo animale, che è essere una macchina da guerra, capace di resistere sia ad ampie escursioni termiche che a sbalzi di salinità enorme, ha fatto il resto. L’idrodinamica è fondamentale per garantire il giusto equilibrio nelle lagune».

PROBLEMA SOTTOVALUTATO

Anche per questo l’auspicio dei due dirigenti è che la politica acceleri i propri tempi nel dare le risposte che il comparto attende ormai da mesi, trascorsi per tanti pescatori senza un’entrata economica. Boscolo e Colacicco sono tra quelli che hanno scelto di sospendersi lo stipendio da dirigente e non nascondono la propria preoccupazione: «La percezione del problema che stiamo vivendo qui da parte della politica è minima rispetto alla realtà – conclude il vicepresidente - È necessario tenere alta l’attenzione come abbiamo fatto con la manifestazione a Venezia, convocando le autorità a Porto Tolle. Se sarà necessario bisognerà andare a Roma, perché, come è stato detto da più parti, sono state messe in atto misure ordinarie per fronteggiare una situazione straordinaria e questo è inammissibile». 

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Il Gazzettino