Porto Tolle. Lo spettro del bando sui vongolari. Il sindaco crede in una soluzione

Porto Tolle. Lo spettro del bando sui vongolari. Il sindaco crede in una soluzione
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PORTO TOLLE (ROVIGO) - Per usare una metafora calcistica si potrebbe dire che in seguito alla manifestazione del comparto ittico dell'estremo Delta dopo l'1-1 tra Consorzio pescatori del Polesine e Provincia la palla è tornata al centro. Da un lato i pescatori che hanno manifestato per salvare la possibilità di usufruire dei diritti esclusivi di pesca e dall'altra il presidente Ivan Dall'Ara con la direttrice generale Maria Votta Gravina che ai microfoni del Tg3 alla volontà dei consiglieri provinciali di procedere con la proroga di 15 anni aveva dichiarato: «Io notizio soltanto alla Procura, poi la Procura deciderà di conseguenza - rimarcando come la vicenda debba passare attraverso un bando -. Perchè così è previsto dalla legge».

 
SPETTRO BANDONonostante questa presa di posizione il giorno dopo il primo cittadino Roberto Pizzoli è convinto che si tratti della via giusta da seguire: «La speranza era di chiudere con una proposta unitaria, magari di mediazione per essere più incisivi. Non è andata così, pazienza, adesso stiamo cercando di strutturare nel miglior modo possibile la delibera considerate anche le dichiarazioni della dottoressa Votta. Io sono sereno, sono sicuro che arriveremo ad un risultato importante per il quale stiamo lavorando. Serve qualche giorno per redigere il documento da presentare poi al consiglio provinciale».
COMUNE OTTIMISTAUna linea che è seguita anche dall'assessore alla pesca Tania Bertaggia che commenta: Purtroppo non si è trovato l'auspicato accordo con la Provincia in ordine all'assegnazione dei diritti esclusivi di pesca. Tuttavia la definizione delle questione è rinviata al prossimo consiglio provinciale che verrà convocato per l'approvazione della proroga di 15 anni della convenzione esistente. L'importante è che venga garantita la continuità dell'attività di pesca e venga garantito il futuro ai pescatori».

URGE IL DIALOGOConvinto che vi sia una strada alternativa è invece il consigliere regionale Pd, Graziano Azzalin: «Il dialogo va continuato, questa non è una situazione che si può risolvere con i toni forti. Credo che da qui al giorno della convocazione del consiglio provinciale si debba riprendere quel tavolo di confronto per cercare di risolvere il problema perchè il discorso deve essere ripreso e non archiviato - evidenziando -. La manifestazione è stata un esempio di partecipazione attiva educata, se alla fine c'è stata qualche parola forte va compresa la rabbia del momento, soprattutto quando non sembra vi sia prospettiva per il proprio lavoro è evidente che la gente si preoccupi ed è per questo che sono convito che si debba riprendere il dialogo. La Regione deve supportare la Provincia per trovare una soluzione».
Anna Nani Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino