Abbandonato in piena campagna un sacco con due volpi ammazzate col veleno

CRUDELTA' E INCOSCIENZA Le volpi uccise col veleno e abbandonate in campagna
Volpi uccise e messe in un sacco, abbandonate in piena campagna in località Piantamelon. È caccia all’autore del folle gesto. Le carcasse sono state i...

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Volpi uccise e messe in un sacco, abbandonate in piena campagna in località Piantamelon. È caccia all’autore del folle gesto. Le carcasse sono state i ritrovate da Gabriella Gibin, presidente della Commissione provinciale tutela diritti degli animali, delegata Lai. «Cercheremo di comprendere come sono state uccise - ha commentato Gibin - visto che sono state messe in un sacco. È senza dubbio un atto voluto. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un gesto di crudeltà a danno di poveri animali».


ILLEGALITÀ
Al suo fianco il sindaco Omar Barbierato e l’assessore Sandra Moda. «Ricordo - ha puntualizzato la presidente - che il maltrattamento di animali è un reato previsto dal Codice Penale che punisce chiunque che, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale o lo sottopone a sevizie, comportamenti, fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da 5mila e 30mila euro. Le medesime previsioni si applicano a chiunque somministri agli animali sostanze stupefacenti o vietate e li sottoponga a trattamenti che procurino un danno alla loro salute. Abbiamo chiesto l’intervento del sindaco e dell’assessore, che tra le altre si occupa proprio di politiche a tutela degli animali, per attivare gli organi preposti per il recupero delle carcasse che verranno consegnate all’Istituto zooprofilattico di Adria. Non sappiamo come siano stati uccisi».
USO DEL VELENO
L’uso illegale del veleno sarebbe un fenomeno diffuso in Provincia: «I bocconi avvelenati - ha spiegato Gibin - vengono utilizzati anche in aree urbane e peri-urbane per eliminare cani e gatti randagi o per insofferenza verso gli animali domestici dei vicini di casa, costituendo così un serio pericolo anche per la salute pubblica».
E proprio principali specie bersaglio dei bocconi avvelenati sarebbero le volpi. «L’attivazione di Nuclei cinofili antiveleno - ha rimarcato la presidente - risulterebbe uno strumento imprescindibile per conoscere la reale entità del fenomeno, per prevenirne l’uso e limitarne le conseguenze e per supportare il personale di Polizia nell’esame dei luoghi di rinvenimento di bocconi o carcasse».

«Vedere questa scena - ha commentato Moda - mi ha lasciato tanto perplessa. Non riesco a capire come siano finite dentro ad un sacco. La cosa è chiaramente voluta. Speriamo di rintracciare il colpevole». «Non appena siamo stati avvisati - ha concluso Barbierato - siamo venuti qui. Fa amarezza vedere queste scene. Far male agli animali è un reato. I responsabili sanno che sono perseguibili per legge. Ora faremo tutti i passaggi del caso ed un ragionamento anche sul problema dei bocconi che potrebbe interessare non solo gli animali ma anche i bambini piccoli».
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Il Gazzettino