VENEZIA (m.cr.) Volksbank punta con sempre maggiore decisione sul Veneto. Pochi giorni fa inaugurata una nuova filiale nel cuore di Vicenza. Ora sono 91 gli sportelli dell'istituto in regione: 31 a Vicenza, 6 a Padova, 19 a Belluno, 21 a Treviso, 14 a Venezia. Ma non si ferma qui. «Il nostro focus resta incentrato, in particolare, sulle province di Vicenza e Padova, senza dimenticare tuttavia le aree venete di Treviso e Venezia - sottolinea il direttore generale di Volksbank Alberto Naef -. La strategia di espansione nasce anche dalla velocità di chiusura degli sportelli delle altre banche. Non è più un'analisi statica, ma si tratta piuttosto di un'analisi opportunistica, che ci permette di rimpiazzare le banche che si ritirano rapidamente da certi territori».

Il piano industriale Sustainable 2023 presentato a dicembre 2020 ha tracciato la rotta della banca che in regione ha 556 addetti che lavorano anche diversi centri consulenza e corporate ed è sbarcata in forze dopo l'integrazione nel 2016 della Banca Popolare di Marostica.

Il presidente Lukas Ladurner all'inaugurazione di Vicenza aveva sottolineato: «Volksbank è la quinta banca in Veneto e questo ulteriore rafforzamento si inserisce perfettamente all'interno del progetto di espansione presentato nel Piano Industriale». Volksbank con sede a Bolzano, è presente oltre che sul mercato d'origine dell'Alto Adige anche nel Nordest d'Italia anche nelle province di Trento e Pordenone oltre che in quelle venete. Le filiali di Volksbank complessivamente operative sono 168. La banca (anno di fondazione 1886) ha circa 1.300 collaboratori e 60.000 soci, molti in Veneto. Volksbank ha chiuso il 2020 con un utile netto di 16 milioni di euro, il Cet1 ratio è salito dal 12,7% del 2019 al 14,6%, aumentate le coperture.

NUOVI FINANZIAMENTI

Erogati l'anno scorso 1,2 miliardi di nuovi finanziamenti raggiungendo un totale attivo 11,6 miliardi. Incrementata anche la raccolta diretta dalla clientela da 7,6 miliardi di euro a 8,1 miliardi. I clienti hanno superato i 280.000. Anche la raccolta indiretta, al netto delle azioni banca, ha avuto una evoluzione positiva nell'anno raggiungendo i 3,6 miliardi, in crescita del 12,6% rispetto ai 3,2 miliardi di fine 2019, spinta dall'incremento della componente dei fondi comuni di investimento e assicurazioni vita.