La Scuola riparte da Vo'. Mattarella: «Banda larga, necessità assoluta»

PADOVA - Il nuovo anno scolastico viene inaugurato oggi, lunedì 14 settembre 2020, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso la Scuola primaria "Guido...

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PADOVA - Il nuovo anno scolastico viene inaugurato oggi, lunedì 14 settembre 2020, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso la Scuola primaria "Guido Negri" di Vo' (Padova) nel pomeriggio, a partire dalle 16.30. Il Capo dello Stato è arrivato poco prima delle 16.15.


Con l'inno nazionale suonato dagli allievi dei conservatori italiani e delle scuole militari è iniziata la cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico alla scuola Giovanni Negri di Vò, con tutti i bambini in piedi a sollevare i tricolori, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e il ministro dell'istruzione Lucia Azzolina. Lunghi applausi al presidente della Repubblica.

MATTARELLA

«L'inaugurazione dell'anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l'intera società. Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva - ha detto il capo dello Stato - La chiusura è stata necessaria e dolorosa».

Razzismo. Mattarella si è subito soffermato sul tema del razzismo: «Siamo sconvolti per la morte di Willy Monteiro, pestato a morte per aver difeso un amico contro la violenza. La scuola, la cultura, il confronto continuo - ha aggiunto - sono anche antidoti al virus della violenza e dell'intolleranza, che può infettare anch'esso la comunità se viene ridotta l'attenzione».

Lockdown.
«I mesi del lockdown sono stati duri per tutti, ma a subire le conseguenze più pesanti sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile».

Banda larga. «Questo periodo ha sottolineato, con grande evidenza, l'urgenza e la necessità assoluta di disporre della banda larga ovunque nel nostro Paese».

Non dividersi. «Conosco i ritardi e le difficoltà e so bene che vi saranno inevitabili polemiche. So anche che, in atto, vi sono risorse limitate. Ma un Paese non può dividersi sull'esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola».

Grazie agli insegnanti. «Se si è data continuità alla didattica pur in condizioni di inedita difficoltà, questo è stato possibile grazie alla dedizione, all'impegno, al forte senso della missione educativa degli insegnanti. Li ringraziamo per ciò che hanno fatto».


Il plauso a Vò. «L'esempio che avete fornito nei giorni dell'emergenza sanitaria è stata un'anticipazione di quanto è avvenuto Italia ed è servito al nostro Paese».

AZZOLINA
«La scuola, come Itaca, è divenuta terreno di contesa. L'abbiamo fatta ripartire con un lavoro incessante e non abbiamo mai abbandonato la nave. Sicuramente ci saranno delle difficoltà». Al termine del suo discorso Azzolina si è commossa : «E' arrivato il momento - ha detto, con voce rotta dall'emozione - di riportare la scuola al centro del sistema Paese. Di rilanciarla come Istituzione di primaria importanza dove davvero si gettano le basi dell'Italia di domani. Facciamo tutti insieme il tifo per questa ripresa. Rientriamo a scuola». Il ministro ha poi ringraziato il Capo dello Stato «per non aver mai fatto mancare la sua vicinanza, sensibilità e attenzione». 

IL SINDACO
«Sono state settimane impegnative, per organizzare tutto al meglio, il lavoro è stato incessante sin da giugno, quando ci è stato detto che il Presidente Mattarella sarebbe venuto a Vò. L'unico rammarico è di non aver potuto consentire a tutti i cittadini di essere presenti, ma devo ringraziarli tutti, molti ci hanno dato il loro aiuto volontario» ha detto il sindaco di Vò Giuliano Martini, visibilmente emozionato.

I PREPARATIVI 
Sarà una Vo' tutta vestita di tricolore, con bandiere appese alle finestre e un grande tricolore allo stadio di calcio, quella che accoglierà oggi pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Vò, ai piedi dei Colli Euganei, è stato scelto come luogo simbolo della lotta al Coronavirus,  con il primo lock down in Italia, con il suo screening di massa ripetuto su tutti i tremila abitanti, e dove si registrò soprattutto la prima vittima in Italia, Adriano Trevisan il 22 febbraio scorso. E tutta la cerimonia di oggi si svolgerà nel cortile  della scuola Guido Negri che durante il periodo di lockdown fu trasformata in un grande ambulatorio dove venivano eseguiti i tamponi agli abitanti del Comune padovano.

Il programma di oggi
La cerimonia di oggi pomeriggio nel cortile dell'istituto si aprirà con il saluto del sindaco di Vo' Giuliano Martini che dopo il ringraziamento al presidente della Repubblica per aver scelto Vo', ripercorrerà alcune tappe che hanno visto il suo Comune al primo posto in Italia per come è stata gestita l'epidemia da Covid 19, appunto con i tamponi di massa ideati dal prof. Andrea Crisanti e voluto dal presidente del veneto, Luca Zaia, e un grazie verrà rivolto dal sindaco anche ai medici volontari arrivati in questi terribili giorni a supportare l'azione della Croce Rossa. Alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico prenderanno parte anche 200 tra alunni, insegnanti e personale amministrativo estratti a sorte in rappresentanza di tutto l'istituto comprensivo Guido Negri, a cui si aggiungeranno delegazioni delle altra scuole italiane, selezionate per i lavori creativi realizzati durante la chiusura delle scuole.  Terminata la cerimonia il presidente Mattarella raggiungerà piazza Liberazione dove rivolgerà un saluto ai cittadini di Vo'. 


 

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Il Gazzettino