Vitello sbranato dal lupo, ora scatta l'allarme anche sul monte Avena

Vitello sbranato dal lupo, ora scatta l'allarme anche sul monte Avena
PEDAVENA - I lupi attaccano sul Monte Avena. Ieri pomeriggio è stata rinvenuta la carcassa di un vitello sbranato probabilmente lunedì a Malga Campet in comune...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PEDAVENA - I lupi attaccano sul Monte Avena. Ieri pomeriggio è stata rinvenuta la carcassa di un vitello sbranato probabilmente lunedì a Malga Campet in comune di Pedavena. «Ero in malga già ieri mattina - spiega la gestrice della struttura, Antonella Marcon - e non mi sono accorta di quanto accaduto fino a mezzogiorno quando sono andata dietro all'edificio e ho trovato i resti del vitello nato solo pochi giorni fa». Si tratta del primo attacco nella zona del Monte Avena dove sorgono le malghe Campet e Campon sui cui prati vengono portati a pascolare numerosi animali.

 
LA RAZZIA
La scoperta è stata denunciata alla Polizia provinciale: gli agenti hanno fatto un sopralluogo confermando i sospetti: l'attacco è stato portato da un lupo. La stessa Marcon riporta le dichiarazioni degli agenti: «Hanno subito capito che si trattava di un lupo e che probabilmente nella notte fra lunedì e martedì erano intervenuti anche altri animali, come la volpe, a infierire sulla carcassa. La prima cosa che mi hanno detto è di mettermi il cuore in pace perché probabilmente accadrà nuovamente e poi mi hanno dato alcuni consigli su come procedere». La gestrice prosegue: «L'unica cosa che posso fare per proteggere gli animali al pascolo è controllarli durante il giorno e di notte chiuderli in un recinto che dovrò alzare ed elettrificare per impedire che possano saltarlo e sperare che questo basti a farli desistere». 
LA CACCIA
Gli agenti hanno anche spiegato alcune strategie di caccia seguite dai lupi. «Non è vero - dice Marcon - che attaccano solo di notte. Ormai lo fanno anche di giorno perché non sono intimoriti dalle persone che possono incontrare in montagna: le osservano e vanno oltre. Per questo motivo dovrò pensare anche di controllare gli animali durante il giorno». A questo si aggiunge un particolare: «Anche il meteo va in aiuto alla loro caccia. Proprio in questi giorni, come probabilmente è accaduto lunedì con il vitellino, i temporali rendono le condizioni della loro caccia ancora più favorevoli. Questo riduce il controllo del bestiame e permette attacchi in tranquillità». 
IL TERRITORIO

Quello del Monte Avena è il primo attacco segnalato anche se la presenza dei lupi risale già allo scorso anno quando sono stati segnalati 7 esemplari sul Monte Avena. In provincia di Belluno ne sono stati censiti 47 senza contare i cuccioli nati attorno al mese di marzo e che in questo periodo stanno imparando la caccia. Le segnalazioni fino ad ora riguardavano il Cadore, il Nevegal, il Tomatico e il Monte Grappa con una digressione sui Piani eterni dove pare ci sia una famiglia pronta ad incrementare il numero di componenti.
Daniele Mammani Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino