Una visita oculistica in ospedale? «Ripassi a gennaio del 2025»

La denuncia di Santin, del Comitato per la tutela della salute pubblica: «Vogliono spingerci a rivolgerci ai privati»

Una visita oculistica in ospedale? «Ripassi a gennaio del 2025»
SACILE - Richiesta di visita oculistica di un paziente: appuntamento per il 22 gennaio del 2025 tramite il servizio sanitario regionale. «No, non è uno scherzo -...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SACILE - Richiesta di visita oculistica di un paziente: appuntamento per il 22 gennaio del 2025 tramite il servizio sanitario regionale. «No, non è uno scherzo - spiega il coordinatore del Comitato per la tutela della salute pubblica, Egidio Santin - ma è quanto ha ottenuto un paziente che si è rivolto al servizio sanitario della nostra Regione. Lo stesso cittadino dell'area del Sacilese ci ha segnalato questo scandalo, allegando a beneficio della sua segnalazione la documentazione rilasciata per poter fare la visita. Logicamente il cittadino ha dovuto per le sue esigenze sanitarie rivolgersi ad una struttura privata pagando in maniera piena la prestazione a cui avrebbe avuto diritto nella sanità pubblica».

Mammografia rinviata e spostata di 40 chilometri


Secondo Santin stanno arrivando altre nuove segnalazioni di tempi di attesa per le prestazioni sanitarie con tempi dilatati non più di mesi ma addirittura di anni, e segnalazioni arrivano inoltre sul fatto che la Regione continua a non assicurare la presenza costante presso il presidio ospedaliero di Sacile della guardia medica notturna. Pazienti con i loro familiari in giro alla notte per una prestazione, quindi: ultimamente è successo la notte del 1 maggio e sabato 7 maggio scorso. «Una devastazione della sanità pubblica del pordenonese e del Sacilese - accusa Santin - che oramai va avanti da anni e la cui responsabilità non può essere assunta tutta sulle spalle dell'ex direttore generale dell'ASFO Josef Polimeni, il quale è stato l'esecutore materiale delle decisioni politiche ed amministrative della giunta guidata da Massimiliano Fedriga e dell'assessore alla sanità Riccardo Riccardi».


Meno di 15 giorni fa, proprio a Sacile, è stata organizzata una assemblea pubblica sulla sanità dove lo stesso Assessore regionale Riccardo Riccardi e l'ex direttore generale dell'ASFO erano assieme a confrontarsi sulla sanità del territorio del Sacilese. «Sindaci ed amministratori locali - prosegue Santin - non hanno obiettato nulla, quindi la decisione di togliere l'incarico di direttore generale dell'ASFO a Josef Polimeni da parte della Regione, non è altro che lo scarico di responsabilità politiche ed amministrative fatte dall'attuale presidente e giunta regionale. Va fatto notare anche che, il dottor Josef Polimeni non è stato affatto scaricato ma addirittura promosso al coordinamento alla guida dell'agenzia regionale di coordinamento sanitario. Non a caso la nomina da parte della giunta regionale FVG dello stesso Polimeni, due anni e 7 mesi fa, era stata commentato dagli stessi politici che lo avevano nominato come la scelta di uno dei migliori manager d'Italia». La conclusione di Santin è che sia in atto «oramai da diversi anni la volontà di portarci verso una sanità privata pura voluta dalle lobby sanitarie private».

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino