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SAN DONÀ (VE) - «Aumentano gli uomini che partecipano ai percorsi di recupero per la violenza sulle donne». A fare il punto della situazione è Roberto Bellio, presidente dalla fondazione Ferrioli Bo che da sette anni gestisce il "Cera", Centro educativo alle relazioni affettive per gli uomini, ossia l'altra faccia della violenza, e il centro "La Magnolia" per le donne sottoposte a violenza. Nel 2022 erano 16 gli uomini presi in carico e quest'anno sono una ventina.
IN AUMENTO
«Un incremento di circa il 35% - spiega Bellio - Si tenga conto che ci sono tre persone in "lista d'attesa". La maggioranza sono italiani, due gli stranieri di origine africana». Dopo l'applicazione del percorso terapeutico "codice rosso" dal 2019 per chi è sottoposto a un procedimento penale c'è stato un progressivo aumento degli uomini.
CONVEGNO AL CONTINENTAL
Per questo la fondazione Ferrioli Bo e la Camera Avvocati di San Donà organizza un incontro pubblico domani, 6 ottobre, alle 15, all'hotel Continental. «Vorremmo trovare un'intesa a livello provinciale continua Bellio - tra autorità giudiziaria, i centri come il nostro e gli avvocati per presentare delle proposte a livello nazionale. L'avvocato, infatti, consiglia il percorso che comporta un ravvedimento che poi valuta il magistrato nel procedimento penale. Insieme vorremmo dare un'indicazione di come poter risolvere i problemi che insorgono». L'incontro è promosso con il patrocinio del Comune, dell'Ulss 4, della Regione e degli Ordini professionali degli avvocati, degli assistenti sociali e degli psicologi.
I RELATORI
Tra i relatori Gian Piero Turchi, docente di Psicologia clinica dell'università di Padova, Alberto Scarpa, del Comitato pari opportunità del consiglio dell'ordine degli avvocati di Venezia, Alberto Scaramuzza, gip del Tribunale di Venezia, Pasquale Borsellino e Palma Ricci che si occupano dell'unità operativa "famiglia, minori, giovani" e di diritti umani per conto della Regione.
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Il Gazzettino