OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BELLUNO - Sette anni e mezzo. È la richiesta di condanna pronunciata ieri - 1. marzo - dal pm Roberta Gallego al termine della sua requisitoria nel caso che vede un capoturno della Costan alla sbarra per violenza sessuale e stalking a una sua collega. Il processo vede imputato Franco Barp, 61enne residente in Borgo Valbelluna, di fronte al tribunale di Belluno in composizione collegiale. È difeso dall’avvocato Pierluigi Cesa, che ieri era pronto a fare la sua arringa, ma il processo è stato rinviato al 19 aprile. Ha parlato invece la parte civile, la donna vittima di quelle “attenzioni” non richieste è infatti costituita con l’avvocato Enrico Rech. Ha chiesto un risarcimento di 50mila euro.
LE ACCUSE
La Procura ritiene provati i diversi episodi che vengono contestati a Barp: si sarebbe avvicinato alla donna e l’avrebbe molestata, anche sessualmente.
LA DIFESA
Ma è proprio su questo che punterà con grande probabilità la difesa nella sua arringa, con l’avvocato Pierluigi Cesa che parlerà alla prossima udienza. Il capoturno non sarebbe un superiore, sarebbe solo coordinatore tecnico e avrebbe quindi lo stesso “grado” della operaia. Gli altri elementi evidenziati anche il fatto che la donna non avesse denunciato per mesi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino