Cinque anni e mezzo per lo stupro all'amica conosciuta in vacanza

Violenza sessuale, condannato un sardo di 37 anni
PORDENONE - Sardo originario di Villasor, 37 anni, aveva conosciuto una giovane friulana durante un soggiorno in provincia in provincia di Pordenone. Si erano persi di vista, ma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE - Sardo originario di Villasor, 37 anni, aveva conosciuto una giovane friulana durante un soggiorno in provincia in provincia di Pordenone. Si erano persi di vista, ma quando tornò in Friuli andò a cercarla. Era la primavera del 2017. Lei non avrebbe mai immaginato le vere intenzioni dell'uomo, ieri condannato a 5 anni e 3 mesi di reclusione per violenza sessuale e un tentativo di violenza privata. Il collegio presieduto dal giudice Alberto Rossi (a latere Piera Binotto ed Elisa Tesco) gli ha applicato l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre a tutte le altre pene accessorie previste in questi casi. Alla parte civile, costituita con l'avvocato Patrizia Perulli, è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro, mentre il risarcimento verrà quantificato in sede civile.

L'ACCUSA

Il pubblico ministero Federico Facchin aveva chiesto una condanna a 5 anni e 5 mesi, ritenendo che l'istruttoria dibattimentale avesse pienamente provato la responsabilità del 37enne. Era il 20 maggio 2017. L'uomo incontrò l'amica, le prese le chiavi della macchina, la portò in un luogo appartato a Porcia e cogliendola di sorpresa la costrinse a subire atti sessuali. La vittima cominciò a urlare, tentò di sottrarsi, ma fu minacciata pesantemente. Le disse che l'avrebbe picchiata. E l'avvertì che se solo avesse raccontato qualcosa di quanto era successo, l'avrebbe picchiata di persona o avrebbe incaricato altre persone di farlo.
 

LE MINACCE

L'indomani cominciarono le minacce telefoniche indirizzate sia alla vittima che al compagno. Voleva indurla a incontrarlo di nuovo per convincerla a non sporgere denuncia. Andò avanti così per quindici giorni. Un'ossessione. Poi la donna presentò denuncia in Procura. L'avvocato Perulli ha accolto con soddisfazione la sentenza. «Questi casi sono particolarmente odiosi e devono trovare la giusta punizione», ha commentato sottolineando che la vittima finalmente potrà tentare di buttasi alle spalle questa brutta vicenda e guardare avanti.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino