BELLUNO - Un caso di violenza di genere ogni tre giorni e una donna maltrattata ogni settimana. È il triste record provinciale, con maggiore incidenza nel Feltrino,...
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L’ORRORE
«È un reato che generalmente si consuma all’interno delle mura domestiche - ha spiegato il maggiore - e quindi è molto più difficile da prevenire e reprimere. La parte offesa, secondo le nostre statistiche, è principalmente donna e italiana». Sono state 67 le vittime italiane nel 2019, 7 le donne dell’Est Europa, 2 africane, 5 del sud America e una cinese. «Dati che vanno al di là di quello che si potrebbe pensare - sottolinea il comandante Stabile - ovvero che in paesi con determinate religioni siano più frequenti casi di questo genere. Ma va anche precisato che non è detto che non ci siano: purtroppo, se non emergono, è molto difficile scoprirli».
IL BOOM
La maggioranza di casi trattati riguarda i maltrattamenti in famiglia, di uomo a donna, ma anche di figli a genitori. «È devastante vedere certe situazioni - confessa il maggiore Stabile - non ci si abitua mai». Leggermente diminuiti anche gli atti persecutori, o stalking, (passati da 13 a 16). Ma c’è stato un boom di violenze sessuali più che raddoppiate: dalle 10 del 2018 alle 24 del 2019. Una fotografia pesante del fenomeno in provincia, che peggiora ulteriormente aggiungendo i dati della questura. Sono stati 71 gli indagati: il 73% italiani.
IL CODICE ROSSO
Vista l’incidenza di questo tipo di reati, che rappresentano il 60-70% dei fascicoli gestiti dalla Procura, c’è una vera e propria task force di professionisti, nell’Investigativo, dedicata solo a questo. Militari specializzati a affrontare le delicate situazioni in cui la vittima, quasi sempre, cerca di far di tutto pur di non denunciare il marito. Le violenze emergono spesso grazie a vicini, al ricovero al pronto soccorso. La legge “Codice rosso”, entrata in vigore la scorsa estate, prevede una corsia “preferenziale” per queste denunce. «Non ci ha cambiato la vita - dice il comandante dell’Investigativo - tutti i casi vengono trattati sempre nell’immediatezza. Questi reati, nel 99%, hanno autore noto e quindi prima arrivi prima riesci a congelare cosiddetta “scena del crimine”». E conclude: «Il codice rosso ci ha toccato veramente poco, per quanto ci riguarda da moltissimo tempo, in collaborazione con la Procura e con la rapidità del Tribunale di andare a sentenza per questi reati, tutti i casi vengono trattati subito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino