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TREVISO - Mani da Slovenia, Polonia, Israele, e moltissime trevigiane, non soltanto femminili, hanno cucito una coperta lunga quasi 1000 metri, fatta di quadrati in lana realizzati a mano, legati tra loro da un filo rosso che unisce il lavoro di tante persone in un forte messaggio contro la violenza di genere. Si è svolto nel centro storico di Treviso l’evento conclusivo di Viva Vittoria, il progetto che ha visto centinaia di volontarie impegnate a produrre, ai ferri e a uncinetto, circa 5000 quadrati di lana di 50 x 50 cm, assemblati tra loro in oltre 2000 coperte da 100 x 100 cm, esposte ieri come un enorme tappeto colorato lungo i passeggi delle Mura, nel tratto compreso tra il Bastione San Marco e Porta Fra’ Giocondo.
OPERA ARTISTICA
Un lavoro durato mesi e messo a disposizione della città, come un’installazione artistica, per lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne e raccogliere fondi per sostenere i progetti di due realtà, Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso e Casa Rifugio CasaLuna di Treviso, impegnate a contrastare il fenomeno nel territorio. «Non so se sia la coperta più lunga del mondo, ma per noi è sicuramente la più bella -esordisce il sindaco di Treviso, Mario Conte, all’inaugurazione dell’installazione- Una grande opera relazionale condivisa che, attraverso la bellezza, il lavoro manuale e la partecipazione di enti, associazioni e tantissimi volontari da tutta la provincia, lancia con forza un messaggio urgente e, purtroppo, più che mai attuale: stop alla violenza sulle donne.
NUMERI RAGGELANTI
«Sono 170 le donne che nel corso di quest’anno si sono rivolte al Centro antiviolenza -spiega Rita Giannetti, presidente di Telefono Rosa Treviso- Un numero, in linea con quello dell’anno scorso, che purtroppo evidenzia una sostanziale stabilità del fenomeno». Anche i dati della casa rifugio danno da pensare: quest’anno ha dato accoglienza a 5 donne e 4 minori, 22 donne e 19 minori per il dispositivo di pronta accoglienza. «All’interno della casa rifugio -afferma Claudia Ceccarello, coordinatrice di Casa Rifugio CasaLuna- costruiremo una ludoteca dedicata all’accoglienza dei minori, per rendere un po’ più confortevole il loro ingresso: lo faremo grazie ai fondi raccolti da Viva Vittoria, iniziativa cui siamo grate non solo noi, ma soprattutto i bambini e le mamme vittime di abusi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino