Treviso. Violenze domestiche in aumento durante le feste: «E' un desiderio di possesso, non amore»

MONTEBELLUNA (TREVISO) - «Le feste di Natale rappresentano un periodo di particolare rischio per le donne oggetto di violenza». A dirlo, con la massima...

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MONTEBELLUNA (TREVISO) - «Le feste di Natale rappresentano un periodo di particolare rischio per le donne oggetto di violenza». A dirlo, con la massima sicurezza, è la dottoressa Catia Morellato, medico del Pronto soccorso dell'ospedale San Valentino di Montebelluna e componente del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne. Il caso del dominicano che ha ridotto in fin di vita la fidanzata italiana potrebbe rappresentare infatti solamente il primo di tanti casi più e meno gravi. «Il periodo delle festività - dice la dottoressa - che dovrebbe rappresentare il momento da dedicare alla famiglia e più il generale la festa della famiglia, nel caso in cui ci siano violenze diventa un vero e proprio incubo, soprattutto se la donna ha deciso di andarsene e magari lo ha comunicato al compagno». Che si sente quasi offeso e defraudato di un proprio bene. Sullo stato d'animo dell'uomo la dottoressa aggiunge: «Quello degli uomini violenti è un desiderio di possesso della donna, che loro chiamano amore. Sono convinti che, se possiedono e dominano la donna, o meglio il suo corpo, la amano. Ma tutto ciò con l'amore non ha proprio nulla a che fare».

Come uscire dalla violenza domestica

Per quanto riguarda poi il caso specifico che vede come protagonisti un dominicano e un'Italiana, aggiunge: «La nazionalità non ha nessunissima incidenza. Avrebbe potuto benissimo essere italiano. Del resto, l'idea della famiglia patriarcale e di una donna sottomessa all'uomo è propria anche della cultura italiana e cattolica. Basti pensare al concetto di delitto d'onore, che non è poi così lontano nel tempo». Per questo, la dottoressa insiste sull'importanza che gli uomini autori di violenza si rivolgano ai centri per uomini maltrattanti: il Regione ce ne sono sette. Perché il problema non si risolve da solo né, tanto meno, cambiando partner. «Se un uomo è violento il suo comportamento è indipendente dalla fidanzata con cui si trova - dice la dottoressa - Se ne ha picchiato una, farà esattamente lo stesso con la prossima». E sulla situazione attuale. «I casi sono continui -dice la Morellato- al di là degli episodi eclatanti, di continuo abbiamo a che fare con episodi di violenza e donne maltrattate che si rivolgono al Pronto soccorso». Magari accompagnate dai figli che in qualche caso, come è accaduto a Caerano qualche settimana fa, divengono la vera fonte di protezione per le loro mamme. Nel Comune del Montebellunese, ad esempio, è stato il figlioletto di dieci anni a chiamare i carabinieri, raccontando ciò che stava accadendo alla mamma ovvero che il papà la stava picchiando. E salvandole, di fatto, la vita.

 

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Il Gazzettino