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PADOVA - Affrontavano i coetanei, poi li picchiavano fino a rompere loro le ossa per avere pochi spiccioli, oppure per regolare i conti tra piccole “bande”. Erano guai anche per gli adulti che si mettevano in mezzo, tanto che il papà di una delle vittime è stato buttato a terra facendogli sbattere violentemente il capo. Ma per i “bulletti” delle due baby gang su cui da tempo la Squadra Mobile aveva puntato la lente d’ingrandimento, è ora di affrontare le proprie responsabilità: un 14enne è stato segnalato alla Procura dei minori di Venezia, altri sei giovani, due dei quali che all’epoca dei fatti avevano tra i 15 e i 17 anni, hanno ricevuto la notifica di chiusura indagini.
LA PRIMA BANDA
La banda dei sei giovani, due dei quali erano minorenni, è responsabile di una spedizione punitiva nei confronti di due fratelli, loro coetanei, che nel corso dell’aggressione hanno riportato lesioni guaribili in 10 e 40 giorni. L’episodio è avvenuto in zona Mortise, nel febbraio dello scorso anno a seguito di screzi per futili motivi tra un gruppo di ragazzi di un paese della cintura e alcuni loro coetanei residenti in città.
Nei mesi precedenti, infatti, i ragazzi si erano incontrati più volte nel corso di alcune partite di calcetto organizzate in provincia e da lì erano nati i primi dissapori, proseguiti poi negli incontri successivi e, soprattutto, sulle piattaforme Facebook e Instagram dove si scambiavano pesanti insulti.
L’AGGRESSIONE
Il giorno dell’aggressione i due fratelli padovani avevano concordato un incontro chiarificatore in città, in tarda serata, ma la cosa era degenerata.
IL SECONDO EPISODIO
Un altro giovane padovano è stato identificato e denunciato dalla Squadra Mobile per aver preso parte con altri coetanei ad un’altra aggressione a settembre. Il ragazzo, 14enne, con più di cinque amici, ha accerchiato due coetanei per strada minacciandoli e strattonandoli per farsi consegnare un temperino e poche monete. Ad intervenire in difesa delle due vittime il padre di uno di queste: colpito e spintonato dagli aggressori tanto da finire a terra e sbattere violentemente la testa al suolo. Il govane è accusato di tentata rapina aggravata.
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Il Gazzettino