Ecco la baby gang: scoperti e indagati i bulletti violenti di Mortise

Sabato 15 Gennaio 2022 di Marina Lucchin
Il cerchio delle indagini si è stretto sui protagonisti delle violenze, tutti identificati
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PADOVA - Affrontavano i coetanei, poi li picchiavano fino a rompere loro le ossa per avere pochi spiccioli, oppure per regolare i conti tra piccole “bande”.

Erano guai anche per gli adulti che si mettevano in mezzo, tanto che il papà di una delle vittime è stato buttato a terra facendogli sbattere violentemente il capo. Ma per i “bulletti” delle due baby gang su cui da tempo la Squadra Mobile aveva puntato la lente d’ingrandimento, è ora di affrontare le proprie responsabilità: un 14enne è stato segnalato alla Procura dei minori di Venezia, altri sei giovani, due dei quali che all’epoca dei fatti avevano tra i 15 e i 17 anni, hanno ricevuto la notifica di chiusura indagini. 


LA PRIMA BANDA
La banda dei sei giovani, due dei quali erano minorenni, è responsabile di una spedizione punitiva nei confronti di due fratelli, loro coetanei, che nel corso dell’aggressione hanno riportato lesioni guaribili in 10 e 40 giorni. L’episodio è avvenuto in zona Mortise, nel febbraio dello scorso anno a seguito di screzi per futili motivi tra un gruppo di ragazzi di un paese della cintura e alcuni loro coetanei residenti in città. 
Nei mesi precedenti, infatti, i ragazzi si erano incontrati più volte nel corso di alcune partite di calcetto organizzate in provincia e da lì erano nati i primi dissapori, proseguiti poi negli incontri successivi e, soprattutto, sulle piattaforme Facebook e Instagram dove si scambiavano pesanti insulti.


L’AGGRESSIONE
Il giorno dell’aggressione i due fratelli padovani avevano concordato un incontro chiarificatore in città, in tarda serata, ma la cosa era degenerata. Invece che rasserenare gli animi, l’incontro è stato occasione di nuovi insulti e offese tra i ragazzi, che alla fine hanno fatto a botte: il più grande dei due fratelli ha avuto la peggio con una frattura alla mandibola, che ha necessitato di un intervento chirurgico.I due fratelli hanno sporto denuncia e le indagini hanno permesso di identificare i sei picchiatori grazie a testimonianze, post sui social e immagini delle telecamere cittadine. Tutti sono già noti perché con precedenti per reati in materia di stupefacenti e contro la persona. 


IL SECONDO EPISODIO
Un altro giovane padovano è stato identificato e denunciato dalla Squadra Mobile per aver preso parte con altri coetanei ad un’altra aggressione a settembre. Il ragazzo, 14enne, con più di cinque amici, ha accerchiato due coetanei per strada minacciandoli e strattonandoli per farsi consegnare un temperino e poche monete. Ad intervenire in difesa delle due vittime il padre di uno di queste: colpito e spintonato dagli aggressori tanto da finire a terra e sbattere violentemente la testa al suolo. Il govane è accusato di tentata rapina aggravata.

 

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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