PADOVA - Affrontavano i coetanei, poi li picchiavano fino a rompere loro le ossa per avere pochi spiccioli, oppure per regolare i conti tra piccole “bande”.
LA PRIMA BANDA
La banda dei sei giovani, due dei quali erano minorenni, è responsabile di una spedizione punitiva nei confronti di due fratelli, loro coetanei, che nel corso dell’aggressione hanno riportato lesioni guaribili in 10 e 40 giorni. L’episodio è avvenuto in zona Mortise, nel febbraio dello scorso anno a seguito di screzi per futili motivi tra un gruppo di ragazzi di un paese della cintura e alcuni loro coetanei residenti in città.
Nei mesi precedenti, infatti, i ragazzi si erano incontrati più volte nel corso di alcune partite di calcetto organizzate in provincia e da lì erano nati i primi dissapori, proseguiti poi negli incontri successivi e, soprattutto, sulle piattaforme Facebook e Instagram dove si scambiavano pesanti insulti.
L’AGGRESSIONE
Il giorno dell’aggressione i due fratelli padovani avevano concordato un incontro chiarificatore in città, in tarda serata, ma la cosa era degenerata. Invece che rasserenare gli animi, l’incontro è stato occasione di nuovi insulti e offese tra i ragazzi, che alla fine hanno fatto a botte: il più grande dei due fratelli ha avuto la peggio con una frattura alla mandibola, che ha necessitato di un intervento chirurgico.I due fratelli hanno sporto denuncia e le indagini hanno permesso di identificare i sei picchiatori grazie a testimonianze, post sui social e immagini delle telecamere cittadine. Tutti sono già noti perché con precedenti per reati in materia di stupefacenti e contro la persona.
IL SECONDO EPISODIO
Un altro giovane padovano è stato identificato e denunciato dalla Squadra Mobile per aver preso parte con altri coetanei ad un’altra aggressione a settembre. Il ragazzo, 14enne, con più di cinque amici, ha accerchiato due coetanei per strada minacciandoli e strattonandoli per farsi consegnare un temperino e poche monete. Ad intervenire in difesa delle due vittime il padre di uno di queste: colpito e spintonato dagli aggressori tanto da finire a terra e sbattere violentemente la testa al suolo. Il govane è accusato di tentata rapina aggravata.