Vinicio Capossela in concerto a Udine con “Tredici canzoni urgenti”: «Sono molto legato al Friuli, qui ho registrato una parte del mio album»

di Giulia Soligon   UDINE – Un limite non è un limite, è una possibilità. Eppure a volte siamo...

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di Giulia Soligon


 

UDINE – Un limite non è un limite, è una possibilità. Eppure a volte siamo talmente invischiati nel vortice delle cose da lasciarci condizionare dalla paura di sbagliare, dimenticandoci dell’occasione che ci è data. Ecco allora che Vinicio Capossela, ri-trovatore, immaginatore e interprete del nostro tempo, ci invita a recuperare quella grande opportunità di trasformare i limiti in possibilità. Venerdì 24 novembre il cantautore torna in Friuli Venezia Giulia al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, questa volta per portare in scena la sua musica “urgente”.

"Con i tasti che ci abbiamo” è il titolo del concerto che prende vita dall’album “Tredici canzoni urgenti”. Tracce che affrontano tematiche sociali, interpretando e dando voce alle criticità attuali: la guerra, la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il consumismo generato dal capitalismo predatorio. Un lavoro discografico, premiato alla Targa Tenco 2023 come Miglior Album in assoluto, che non è solo ricerca nell’espressione musicale ma anche esaltazione del peso della parola. Un rapporto particolare con il Friuli Venezia Giulia, che ha fatto da culla al suo ultimo album, come ha rivelato il cantautore: «Una parte di questo disco è stata registrata vicino a Udine» racconta Capossela, esprimendo un sincero affetto per la nostra regione, dove si respira «questo sentimento anche della frontiera, che mi ha sempre spinto a Est, quindi, il Friuli, la Venezia Giulia e Trieste sono luoghi a cui sono molto molto legato».

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Il Gazzettino