Negrar, riprendono gli scavi archeologici nella Villa romana delle Cortesele

Negrar, riprendono gli scavi archeologici nella Villa romana delle Cortesele
VERONA - Nonostante l'emergenza Covid sono ripresi in questi giorni gli scavi archeologici nella Villa romana delle Cortesele, a Negrar di Valpolicella (Verona), nota come...

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VERONA - Nonostante l'emergenza Covid sono ripresi in questi giorni gli scavi archeologici nella Villa romana delle Cortesele, a Negrar di Valpolicella (Verona), nota come "Villa dei Mosaici". Oggi è stato fatto il punto sullo stato dei lavori, alla presenza del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, collegato via Facebook. La prima scoperta risale al 1886, quando in un podere vennero alla luce le tracce di una grande villa di epoca romana. Fu scoperto anche un mosaico, che fu acquistato dal Comune di Verona ed è attualmente esposto al Museo Archeologico del Teatro Romano. Nel 1922 l'archeologa Tina Campanile - prima donna ammessa alla Scuola Archeologica di Atene - per incarico della Soprintendenza ai Musei e agli Scavi del Veneto indagò un'area di circa 270 metri quadrati.

«È anche una bella storia di rapporto tra pubblico e privato con i proprietari, molto disponibili a farsi carico molto generosamente per consentire la funzione alla comunità di un bene così prezioso», ha osservato Franceschini. L'intervento di scavo, infatti, è ripreso grazie a un accordo di parternariato pubblico-privato tra la Soprintendenza e i proprietari dei terreni, l'Azienda Agricola 'La Villà di Matteo e Simone Benedetti e la Società Agricola Franchini. Un ulteriore finanziamento, del ministero della Cultura e del Bacino Imbrifero Montano dell'Adige, hanno consentito di riprendere lo scavo in estensione, che è in corso anche grazie al protocollo d'intesa per lo studio e la valorizzazione del sito stipulato con l'Università di Verona, Dipartimento di Culture e Civiltà. «È un modello - ha aggiunto Franceschini - che potremo suggerire in altri casi: senza ricorrere agli strumenti che la legge attribuisce per tutelare il patrimonio archeologico, abbiamo ottenuto gli stessi obiettivi di salvaguardia e fruibilità del patrimonio attraverso un percorso condiviso, come è avvenuto in questo caso. È un sito archeologico importante, farò il mio possibile per valorizzarlo ancora meglio», ha concluso.

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Il Gazzettino