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PREGANZIOL (TREVISO) - Saranno 27 quote paritarie di importo pari a 500 mila euro: pubblicato l'avviso di manifestazione di interesse per la conservazione e la valorizzazione di Villa Franchetti. Il modello è quello dell'azionariato popolare. Ma la cifra richiesta rischia di rendere nel concreto non praticabile il salvataggio. «È davvero una quota importante- commenta infatti il sindaco Paolo Galeano- ci prendiamo un mese per valutare ma non assicuriamo di poter aderire». Dopo l'accordo strategico tra la Provincia e Fondazione Cassamarca, ecco pubblicato l'avviso pubblico di manifestazione di interesse per garantire la conservazione e valorizzazione dello storico compendio. L'avviso prevede di inviare entro il 28 febbraio le manifestazioni d'interesse per poi andare a lanciare il bando ufficiale. L'obiettivo dell'avviso è la miglior valorizzazione possibile di Villa Franchetti che richiede costante manutenzione, ordinaria e straordinaria, richiesta anche dalla Sovrintendenza. Interventi dall'impatto economico non indifferente che, dato il momento storico, gli enti gestori non possono garantire al cento per cento.
NON VINCOLANTE
Il progetto è di suddividere in 27 quote paritarie di importo pari a 500mila euro il valore della villa, richiedendo ai soggetti pubblici e privati una prima manifestazione di interesse, non vincolante, per il relativo acquisto.
LE PERPLESSITÀ
Ma Preganziol mette le mani avanti. «Purtroppo non hanno pensato di coinvolgerci nella confezione dell'avviso - rileva Galeano- avremmo chiesto condizioni diverse perchè le amministrazioni potessero aderire al progetto. La quota è impegnativa, sono tantissimi soldi. Dispiace un po' che nè la Provincia nè Fondazione si siano confrontate con noi, perchè la soluzione ideale sarebbe stata quella di trovare quote modulabili per gli enti locali». Nonostante questo il sindaco si è detto pronto a una seria valutazione nella consapevolezza del valore della villa. «Chiederemo però a Fondazione e Provincia alcuni chiarimenti. Vorremmo ad esempio sapere come si regoleranno nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere le 27 sottoscrizioni. E vogliamo capire in che modo sono frazionate le rate ed eventuale flessibilità. Credo però sarà arduo trovare 27 realtà pubbliche e private che entrino nel progetto. È un tentativo che andava fatto: chiaramente però è una cifra proibitiva in questo momento». Preganziol può contare su un avanzo di bilancio che era già stato destinato ad opere pubbliche oltre ad essere ulteriormente eroso a causa dell'emergenza Covid. «Però, consapevoli del valore del compendio e dell'operazione, faremo una seria e accurata valutazione. Abbiamo un mese davanti: lo useremo al meglio» conclude Galeano. L'accordo prevede che i vari quotisti disporranno in toto della villa, in base a un calendario di utilizzo che sarà definito da un'apposita assemblea. In questo modo, i fondi per la manutenzione della villa saranno subito disponibili e, allo stesso tempo, Enti e privati potranno disporre della struttura per eventi, seminari, convegni.
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