PREGANZIOL (TREVISO) - Saranno 27 quote paritarie di importo pari a 500 mila euro: pubblicato l'avviso di manifestazione di interesse per la conservazione e la valorizzazione di Villa Franchetti. Il modello è quello dell'azionariato popolare.
NON VINCOLANTE
Il progetto è di suddividere in 27 quote paritarie di importo pari a 500mila euro il valore della villa, richiedendo ai soggetti pubblici e privati una prima manifestazione di interesse, non vincolante, per il relativo acquisto. La titolarità delle quote darà diritto alla fruizione completa del compendio immobiliare, secondo un calendario di attività e iniziative concordate tra le parti di anno in anno. I 500mila euro andranno erogati in un quinquennio, ma sarà d'obbligo versare subito una tranche da 150 mila euro, necessarie alla manutenzione e rigenerazione della villa. Provincia e la Fondazione si riservano di mantenere la proprietà di alcune quote. I primi naturali interlocutori del bando saranno i Comuni.
LE PERPLESSITÀ
Ma Preganziol mette le mani avanti. «Purtroppo non hanno pensato di coinvolgerci nella confezione dell'avviso - rileva Galeano- avremmo chiesto condizioni diverse perchè le amministrazioni potessero aderire al progetto. La quota è impegnativa, sono tantissimi soldi. Dispiace un po' che nè la Provincia nè Fondazione si siano confrontate con noi, perchè la soluzione ideale sarebbe stata quella di trovare quote modulabili per gli enti locali». Nonostante questo il sindaco si è detto pronto a una seria valutazione nella consapevolezza del valore della villa. «Chiederemo però a Fondazione e Provincia alcuni chiarimenti. Vorremmo ad esempio sapere come si regoleranno nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere le 27 sottoscrizioni. E vogliamo capire in che modo sono frazionate le rate ed eventuale flessibilità. Credo però sarà arduo trovare 27 realtà pubbliche e private che entrino nel progetto. È un tentativo che andava fatto: chiaramente però è una cifra proibitiva in questo momento». Preganziol può contare su un avanzo di bilancio che era già stato destinato ad opere pubbliche oltre ad essere ulteriormente eroso a causa dell'emergenza Covid. «Però, consapevoli del valore del compendio e dell'operazione, faremo una seria e accurata valutazione. Abbiamo un mese davanti: lo useremo al meglio» conclude Galeano. L'accordo prevede che i vari quotisti disporranno in toto della villa, in base a un calendario di utilizzo che sarà definito da un'apposita assemblea. In questo modo, i fondi per la manutenzione della villa saranno subito disponibili e, allo stesso tempo, Enti e privati potranno disporre della struttura per eventi, seminari, convegni.