Piazza fantasma, l'ambulanza gira a vuoto 10 minuti per fare 500 metri

Piazza fantasma, l'ambulanza gira a vuoto 10 minuti per fare 500 metri
VIGONZA - L'ambulanza ha impiegato dieci minuti per trovare l'ingresso di piazza Giovanna d'Arco. È accaduto all'alba di lunedì mattina quando una...

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VIGONZA - L'ambulanza ha impiegato dieci minuti per trovare l'ingresso di piazza Giovanna d'Arco. È accaduto all'alba di lunedì mattina quando una residente ha richiesto l'intervento del 118 a Peraga. Il mezzo della Croce Rossa, partito dal distretto sanitario di via Paradisi, a circa 500 metri in linea d'aria dalla piazza, ha impiegato un lasso di tempo eccessivo per raggiungere la donna. Tutta colpa della piazza fantasma. «Io stavo male e ho dovuto chiamare il 118 racconta la donna - l'ambulanza ci ha messo un po' ad arrivare perché gli operatori non riuscivano a trovare l'entrata della piazza. L'indirizzo che avevamo dato li portava di fronte alla canonica della chiesa, in via Bonaventura, e non in Piazza Giovanna d'Arco. Per fortuna in casa c'era il mio compagno che ha indicato all'autista dell'ambulanza la strada per arrivare all'ingresso del condominio». Non è la prima volta che un'ambulanza non  riesce a trovare piazza Giovanna d'Arco, e non è la prima volta che i residenti scendono in strada per fare da indicatori stradali. Una ragione c'è. La piazza non esiste e l'unica traccia è quella scritta sulla targhetta di ottone affissa su un lato dell'unico condominio mentre è totalmente sconosciuta ai mappali, ai stradari e ai navigatori satellitari. Una situazione, a tratti paradossale, che crea disagi ai mezzi di soccorso e agli operatori dell'emergenza.

«Abbiamo verificato - ha detto il responsabile del Suem Andrea Spagna - che gli operatori della Croce Rossa nei navigatori in dotazione avevano l'indirizzo di piazza Giovanna d'Arco, ma lunedì mattina all'ora dell'intervento era ancora buio e in più c'era nebbia. Questo ha creato difficoltà nell'individuare il condominio e la via di accesso. Non riuscivamo a trovare da dove entrare perché come ingresso al civico veniva indicata via Bonaventura». Avanti di questo passo la piazza di Peraga rischia di restare per sempre l'opera incompiuta del Comune. La sua realizzazione si trascina da anni tra attese, progetti, piani e varianti. L'unica cosa certa è che per ora al posto dello spazio centrale della frazione c'è un grande campo incolto circondato da reti metalliche che ad ogni colpo di vento cadono a terra. Inoltre, quando l'erba cresce e invade l'area, la piazza si trasforma in un'indecorosa discarica a cielo aperto. Da qualche tempo poi, in particolare nelle prime ore del mattino, il campo è utilizzato come area cani.

La storia del piano particolareggiato piazza di Peraga prende avvio quasi trent'anni fa: venne approvato in consiglio comunale nel 1987. Tra varianti e nuove versioni si è arrivati al 2015 quando la società proprietaria dell'area ha chiesto la revoca dello stesso piano, considerata l'avvenuta decorrenza decennale. Per il momento restano quindi solo il nome, piazza Giovanna d'Arco, ed una targa. «Contiamo di aprire un tavolo di lavoro quanto prima per arrivare a formulare una proposta ha detto il sindaco Stefano Marangon e per riprendere in mano la situazione. Abbiamo accolto la disponibilità della proprietà dell'area ad aprire un tavolo tecnico».
L.Lev. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino