Offesi su Facebook per il posteggio Salvano i nomi e 45 vigili querelano

Offesi su Facebook per il posteggio Salvano i nomi e 45 vigili querelano
TREVISO - Si sono sentiti diffamati, schiacciati "dal "tritacarne" social network che s'impadronisce di una notizia per darla in pasto a chiunque. Così...

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TREVISO - Si sono sentiti diffamati, schiacciati "dal "tritacarne" social network che s'impadronisce di una notizia per darla in pasto a chiunque. Così 45 agenti della polizia locale trevigiana hanno firmato una querela per ingiurie e diffamazione contro gli autori dei commenti offensivi fioccati a corredo di una foto pubblicata a marzo dalla pagina Facebook "Fotografa l'impostore". Si vedeva un furgone della polizia locale fermo in un posto apparentemente riservato a disabili.

A scattare fu un residente che passò la foto ai gestori della pagina, notissima per combattere la pessima abitudine di tanti automobilisti di occupare i posti auto riservati ai disabili. In quell'occasione la preda era particolarmente gustosa, il classico caso limite: la macchina dei vigili beccata sotto il cartello che indica il divieto di sosta per chi è sprovvisto dell'apposito tagliando. E tanto per completare l'opera, secondo l'autore dello scatto gli agenti se n'erano bellamente andati a prendere un caffè nella pasticceria vicino. Si scatenò un pandemonio immediato e lo stesso sindaco Giovanni Manildo chiese spiegazioni. La notizia venne ripresa da decine di siti e i commenti furono centinaia. Alcuni davvero offensivi e anche fuori luogo.
Non ci volle molto infatti per scoprire due cose: la prima che quel posto disabili non era stato autorizzato da nessuno, la seconda che gli agenti stavano intervenendo per smistare il traffico dovuto a un piccolo incidente e avevano parcheggiato il mezzo per pochi minuti nell'unico punto in cui non creava ulteriore intralcio. Quegli insulti non sono stati dimenticati. E un gruppo molto numeroso, 45 agenti, ha deciso di difendere la propria dignità professionale. Si sono quindi rivolti a un noto avvocato trevigiano per sporgere querela. Hanno salvato i commenti più infamanti, annotato l'identità degli autori e infilato tutto in un ricco dossier che entro metà settimana verrà portato in Procura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino